Al terzo giorno la ‘marcia dei musulmani contro il terrorismo’
Ieri è stata accolta a Bruxelles dal ministro degli interni. Organizzatore: “Se i musulmani diranno a una sola voce ‘no’, non ci sarà più il terrorismo”. Prossima tappa, Saint Étienne de Rouvery.
Bruxelles (AsiaNews) – La spedizione dei 63 imam è arrivata a Bruxelles ieri intorno alle 10, dove è stata accolta con calore. Alle 11, gli imam si sono riuniti davanti alla Borsa per rendere omaggio e pregare per le vittime degli attentati all’aeroporto di Bruxelles e alla metro Maelbeek. Il ministro belga degli interni, Jan Jambon, ha presenziato andando incontro ai manifestanti.
Bruxelles è la terza città visitata in questa “marcia dei musulmani contro il terrorismo”, che continuerà il suo cammino, facendo sosta nelle città europee vittime del terrorismo jihadista.
L’intellettuale Marek Halter, organizzatore di questa coraggiosa iniziativa insieme all’imam Drancy Hassan Chelghoumi, è stato intervistato prima dell’incontro. Egli ha dichiarato: “Se i musulmani diranno a una sola voce ‘no’, non ci sarà più il terrorismo”. Per lui, “questa gente [i jihadisti] macchia una splendida religione”.
La “marcia”, che vuole dissociare la comunità musulmana dal terrorismo, continuerà il suo cammino e arriverà quest’oggi a Saint Étienne de Rouvery per rendere omaggio a padre Hamel, ucciso vigliaccamente dal barbaro jihadismo.
Londra avrebbe dovuto essere una delle destinazioni, ma per mancanza di mezzi, i 63 imam non potranno raggiungere la capitale del Regno Unito.
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