Aids, accuse all'Onu: cifre gonfiate per ottenere più fondi
È la denuncia di un dall’epidemiologo statunitense. Gli ultimi dati Onu per India e Cambogia registrano un netto calo dei malati di Hiv. L’UNAIds si difende: abbiamo solo adottato metodi di sondaggio più precisi.
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) – L’Onu gonfia intenzionalmente le cifre sulla diffusione dell’Aids con l’intento di guadagnare più soldi dai donatori. È l’accusa mossa all’UNAids dall’epidemiologo statunitense James Chin nel suo libro The Aids Pandemic. La tesi dello studioso sembra suffragata dai nuovi dati sul contagio Hiv pubblicati dall’agenzia Onu. Le ultime stime parlano di una forte riduzione degli infetti da 5,7 milioni a 2-3 milioni. I dati precedenti davano l’India come la nazione più colpita al mondo dalla malattia compreso il Sud Africa.
Altro calo si è registrato in Cambogia dove il tasso di infezione è passato da 1,6% a 0,6% tra gli adulti. Prasada Rao, direttore regionale dell’UNAids, ritiene che la diminuzione del numero di malati è il risultato dello sviluppo della scienza e dimostrazione della disponibilità dell’Agenzia ad accettare dati aggiornati.
Rao spiega poi che l’UNAids ha ridotto le sue stime per India e Cambogia grazie all’utilizzo di metodi di sondaggio più dettagliati e precisi, condotti non più sulla base delle cliniche di ogni Paese ma di ogni famiglia ed abitazione.
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