Afrin, giovani cristiani rapiti e arruolati con la forza
L’allarme lanciato dal World Council of Arameans. Il 19 gennaio, sette sono stati rapiti. Sei liberati dopo negoziati. Non si hanno notizie dell’ultimo, un giovane di 20 anni.
Afrin (AsiaNews) – Sempre più giovani cristiani nel nord-est della Siria vengono rapiti per essere arruolati con la forza contro l’esercito turco per farli combattere sul fronte curdo-siriano di Afrin. A riportarlo è il gruppo siriaco World Council of Arameans.
Fonti locali cristiane, in condizioni di anonimato perché temono per la propria vita, affermano che le forze curde Ypg avrebbero intensificato intimidazioni e minacce nei confronti dei cristiani nel nord-est siriano. Il 19 gennaio, sette giovani cristiani sarebbero stati rapiti: quattro armeni e tre aramei (o siriaci). A questi, si aggiungono due aramei catturati questi ultimi giorni mentre si dirigevano verse l’università di Hassake.
Del gruppo scomparso il 19 gennaio, sei sono stati rilasciati dopo intensi negoziati. Resta sconosciuta la sorte di Saliba A., giovane arameo di 20 anni, catturato nel suo negozio a Qamishli. Saliba sarebbe stato inizialmente trattenuto nei dintorni, nella città di Kebek. La sua condizione è al momento incerta. “Ogni giorno ci dicono che lo rilasceranno presto. Poi dicono ‘stanotte’, e dopo ‘domani mattina’. Dopo 10 giorni abbiamo smesso di credere alle loro promesse vuote e siamo preoccupati per la sua situazione”, afferma un suo amico.
Fonti locali sospettano che l’area sia diventata un centro di addestramento militare curdo, e che giovani cristiani come Saliba potrebbero essere mandati a combattere ad Afrin. Il reclutamento avverrebbe in modo coercitivo. Gli aramei lamentano che anche gli adolescenti senza preparazione militare vengono presi con la forza dalle strade, scuole e negozi.
Prima che il conflitto scoppiasse nel 2011, i 2,3 milioni di cristiani costituivano il 10% della popolazione siriana. Centinaia di migliaia di aramei sono fuggiti dal Paese devastato dalla guerra.