Aflatossine nel Thriposha: a rischio la salute di bambini e donne incinte
Ritirati diversi lotti dell'alimento pronto al consumo a base di cereali e legumi che viene distribuito gratis in Sri Lanka per "sradicare la malnutrizione". Il National Institute of Health Sciences di Kalutara ha rilevato lo scorso agosto presenza di micotossine superiore ai livelli consentiti. Tra le cause principali la mancata consevazione in condizioni adatte.
Colombo (AsiaNews) - In alcuni campioni di Thriposha - alimento altamente nutriente distribuito gratuitamente in Sri Lanka - analizzati presso il National Institute of Health Sciences di Kalutara, nella Provincia Occidentale, sono state rilevate aflatossine superiori ai livelli consentiti. Le sostanze cancerogene rilevate dai funzionari governativi, micotossine prodotte da specie fungine, sono tra le cause del cancro al fegato, e si sviluppano durante la coltivazione e il raccolto specialmente di cereali come il mais. Il Thriposha è un triplo alimento integrativo che fornisce energia, proteine e micronutrienti: un preparato precotto “pronto al consumo” a base di cereali e legumi fornito come integratore principale ai bambini e alle donne incinte appartenenti a gruppi a basso reddito.
Il sindacato degli ispettori della sanità pubblica (PHI) ha lanciato l'allarme su alcuni campioni di Thriposha contaminati da aflatossine, a seguito di test condotti il 20 agosto, con un rapporto del 24 agosto. Il sindacato ha informato le autorità competenti il 27 agosto e la distribuzione è stata interrotta il 6 settembre. Il ritiro riguarda quattro distretti che detenevano Thriposha “prossimi alla scadenza”: Colombo, Gampaha, Puttalam e Kegalle. Dal distretto di Colombo sono stati ritirati 245 lotti su 451, da Kegalle ne sono stati respinti 202 su 239 e da Puttalam ne sono stati ritirati 99 su 250, mentre uno stock di 150 confezioni non è stato distribuito.
Secondo i funzionari del Family Health Bureau (FHB), “il Thriposha è utile per sopperire alle carenze nutrizionali che non possono essere soddisfatte dalla dieta principale. Per questo motivo, alle donne incinte o ai neonati con carenze nutrizionali vengono fornite gratuitamente due confezioni da 750 grammi di Thriposha al mese attraverso il programma nutrizionale nazionale. Il consumo di tre cucchiai da tavola di Thriposha al giorno, in aggiunta ai tre pasti principali, è adeguato come combinazione di energia, proteine e micronutrienti, in quanto alimento a base di cereali ‘pronto al consumo’ fornito per promuovere una nazione più sana e per sradicare la malnutrizione”.
Anche Deepthi Kularathna, presidente della Sri Lanka Thriposha Limited, ha confermato in occasione di un incontro con la stampa tenutosi a Colombo la scorsa settimana, che “c'era una piccola quantità con un alto livello di aflatossine in alcune confezioni di Thriposha”. Le principali cause della loro presenza sono state il mancato confezionamento in polietilene di alcuni prodotti, la presenza di inadeguati siti di conservazione con condizioni agronomiche sfavorevoli, come le strutture del Medical Officer of Health, e la carenza di moderni silos nelle industrie, oltre a piccole inadempienze nel “sistema”.
Secondo fonti del Auditor General's Department, tra le cause ci sarebbero “le inefficienze operative della fabbrica, la minore produzione”, come anche “il piano di approvvigionamento e il calendario di approvvigionamento”, non preparati adeguatamente. Attualmente vengono prodotte 1,6 milioni di confezioni di Thriposha al mese, in presenza di vincoli di approvvigionamento di mais, sia nell’importazione che nella fornitura interna.
Kanishka Bandara e Achala Samarasekara, nutrizionisti, hanno commentato ad AsiaNews che “è necessario allertare le persone considerando che il fungo mette a grave rischio la vita delle madri, dei nascituri e dei bambini sotto i cinque anni”. Per essere sicuro per le donne incinte e le madri, il livello di contaminazione da aflatossine non dovrebbe superare le 30 parti per miliardo. Basta una piccola contaminazione in un singolo chicco di mais per causare le aflatossine.
“Secondo la letteratura dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA), le aflatossine sono micotossine prodotte da due specie di Aspergillus, un fungo, note per essere genotossiche e cancerogene. Per il mais, da sottoporre a cernita o ad altri trattamenti fisici prima del consumo umano o dell'uso come ingrediente di prodotti alimentari, la Commissione europea ha fissato un livello massimo di 10 µg/kg per la somma delle aflatossine B1, B2, G1 e G2 - hanno spiegato Kanishka e Achala -. L'aflatossina B1 viene assorbita nell'intestino tenue e distribuita al fegato. B1, G1 e M1 sono cancerogene se assunte per via orale attraverso la dieta. Le aflatossine possono essere presenti in alimenti come arachidi, mais, riso, fichi e semi di cacao a causa di infezioni fungine svilupate prima e dopo il raccolto”.
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