Afghanistan: Isis attacca una moschea e conquista il rifugio di Bin Laden
La presa delle grotte di Tora Bora hanno un valore simbolico. Tre attentatori hanno attaccato una moschea sciita. I talebani condannano l’attacco a un luogo di culto.
Kabul (AsiaNews/Agenzie) – I militanti dell’Isis hanno rivendicato il controllo di Tora Bora, le grotte nell’est dell’Afghanistan che erano state roccaforte del leader di al-Qaeda Osama Bin Laden, e un attentato contro una moschea sciita della capitale in cui sono morte almeno quattro persone.
La rete di grotte è difficile da penetrare, e nel dicembre del 2001 era stato oggetto di un’aspra battaglia e di intensi bombardamenti. La presa ha un alto valore simbolico per l’Isis. Il portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha confermato la conquista di Tora Bora da parte di Daesh (acronimo arabo di Stato islamico): "Abbiamo cercato di resistere, ma abbiamo fallito e sette dei nostri mujaheddin sono stati martirizzati nei combattimenti”. Tuttavia, secondo alcuni testimoni i talebani sarebbero fuggiti all’arrivo dei militanti dell’ISIS.
L’Isis ha anche rivendicato un attacco alla moschea sciita Al Zahra in cui sono morti tre civili e un poliziotto, ferendo otto persone. I tre sospetti militanti hanno cercato di entrare nell’edificio, ma sono stati bloccati dalla polizia. Durante gli scontri si sono nascosti nella cucina, dove due sono stati uccisi dalle forze dell’ordine e il terzo si è fatto esplodere.
I talebani hanno invece condannato l’attacco, sostenendo che essi non colpiscono luoghi di culto.
Lo scorso anno diversi attentati contro gli sciiti afghani sono stati rivendicati dall’Isis, che li considera apostati. La capitale afghana ha subito sin dall’inizio del Ramadan diversi attentati, fra cui quello che ha provocato più di 150 vittime nel quartiere diplomatico di Kabul lo scorso 31 maggio.