Acqua e desertificazione: l'ecologia dell'Asia al Convegno ONU
Jeju (AsiaNews/Agenzie) Da oggi fino al 31 marzo si tiene a Jeju l'ottava Sessione Speciale sull'Ambiente, indetta dalle Nazioni Unite. E' la prima volta che un convegno simile si tiene in Asia. Ad esso partecipano esperti e ministri dell'Ambiente di 100 nazioni. I temi, l'approvvigionamento dell'acqua e la desertificazione, sono fra i punti più critici dello sviluppo dell'Asia: negli ultimi anni, furiose tempeste di sabbia hanno cominciato a flagellare i deserti cinesi; sempre più zone oceaniche sono prive di ossigeno e vita; è fortemente cresciuto l'inquinamento ambientale.
L'Asia è già il paese al mondo con meno disponibilità d'acqua potabile per persona. Ma il problema ha dimensioni planetarie. "Attualmente, un sesto della popolazione mondiale non ha l'acqua, ma se non si interviene presto ha detto Klaus Topfer, responsabile del programmi per l'Ambiente delle Nazioni Unite rischiamo che in pochi decenni ben un terzo della popolazione del mondo soffra per una cronica mancanza d'acqua. La quantità e la qualità dell'acqua disponibile restano quindi due dei principali problemi mondiali del 21 secolo"
Il continente asiatico ha pure altri tristi primati: le sue città sono tra le più inquinate al mondo e molte aree a causa dello sviluppo industriale - sono state gravemente danneggiate con la spoliazione di decine di migliaia di alberi. Gli ambientalisti avvertono che l'Asia potrebbe pagare un prezzo davvero altissimo, se ripete il grave errore già fatto dai Paesi occidentali, cioè prima privilegiare il processo di industrializzazione, e solo dopo preoccuparsi di pulire.
La maggiore desertificazione in Cina, prodotta dalla crescita di insediamenti industriali e agricoli, fa' sì che le furiose tempeste di sabbia dal Deserto di Gobi siano un grave pericolo per la penisola coreana, il Giappone e la costa occidentale dell'America.