Aceh: raid e sequestri, la polizia religiosa blocca i festeggiamenti di Capodanno
Jakarta (AsiaNews) - Squadre della polizia della sharia di Aceh - che vigilano sul rispetto dei precetti in tema di abbigliamento e costumi nella sola provincia indonesiana in cui vige la legge islamica - hanno compiuto numerosi raid per impedire i festeggiamenti legati al Nuovo Anno. Gli agenti hanno confiscato fuochi d'artificio, petardi artigianali, trombe e tutti quegli "oggetti speciali" che richiamassero le celebrazioni per salutare l'arrivo del 2014. Per la prima volta nella storia di Aceh, gli abitanti non hanno potuto celebrare in modo libero e pubblico il Capodanno.
Tre settimane fa il Consiglio consultivo degli ulema di Banda Aceh (Mpu) aveva lanciato un avvertimento alla popolazione, intimando di non "celebrare" il Natale e Capodanno, poiché "la loro natura" non appartiene "per spirito all'islam". Per questo numerose squadre della polizia della sharia, assieme a funzionari civili, hanno pattugliato le strade e punito con forza quanti hanno provato a infrangere le norme, compreso il consumo di alcolici.
Illiza Sa'aduddin, vice capo della polizia di Banda Aceh, ha sottolineato che l'obiettivo delle pattuglie notturne era "la piena applicazione della sharia" e assicura pene severe contro quanti hanno infranto le norme.
L'Indonesia, nazione musulmana più popolosa al mondo, è sempre più spesso teatro di attacchi o episodi di intolleranza contro le minoranze, siano essi cristiani, musulmani ahmadi o di altre fedi. Nella provincia di Aceh - unica nell'Arcipelago - vige la legge islamica (sharia), in seguito a un accordo di pace fra governo centrale e Movimento per la liberazione di Aceh (Gam), e in molte altre aree si fa sempre più radicale ed estrema la visione dell'islam fra i cittadini.
Inoltre, alcune norme come il permesso di costruzione - il famigerato Imb - vengono sfruttate per impedire l'edificazione o mettere i sigilli a luoghi di culto, come è avvenuto nel West Java, contro la Yasmin Church.