Accuse al Patriarcato di Mosca: la cattedrale è un centro commerciale
Mosca (AsiaNews) - La cattedrale di Cristo Salvatore a Mosca, simbolo della rinascita spirituale della Russia, è in realtà un grande centro d'affari gestito dalla Chiesa ortodossa. Con questa accusa, un'associazione per la difesa dei consumatori in Russia ha fatto causa al Patriarcato di Mosca, in quello che alcuni commentatori vedono come l'ultimo attacco alla Chiesa russo-ortodossa da mesi al centro di polemiche e scandali mediatici.
Secondo la 'Società non governativa per la difesa dei diritti dei consumatori', gli spazi sottostanti la cattedrale ospitano numerose attività commerciali come negozi di souvenir, gioiellerie, una lavanderia e un lavaauto. A detta dell'associazione, che ha pubblicato un rapporto sull'argomento, la cattedrale è un mini-centro commerciale di fatto non dichiarato e i cui gestori non sottostanno alla normativa che regola le imprese commerciali. Con l'azione legale. La Società per la difesa dei diritti dei consumatori chiede che le violazioni vengano punite. Il rapporto nota che sebbene le organizzazioni religiose in Russia godano di diverse esenzioni fiscali, queste non sono previste per le loro attività commerciali non direttamente legate a servizi religiosi.
Il tribunale Khamovnichesky, nella capitale, ha accolto la causa, ma per ora non ha fissato una data per l'udienza, come fa sapere l'agenzia Ria Novosti.
"La cattedrale non è di proprietà della Chiesa, che affitta solo gli spazi - ha spiegato il portavoce del Patriarcato, Vladimir Vigilyansky - speriamo che le bugie propagate ora tramite i media possano essere confutate".
Poco dopo aver rilasciato queste dichiarazioni, Vigilyansky si è dimesso da capo del servizio stampa del Patriarca Kirill. Secondo il quotidiano Kommersant, l'uomo ha motivato le sue dimissioni con l'impossibilità di adempiere anche alla recente carica di rettore di una chiesa vicino Mosca. Molti le collegano invece agli scandali che continuano a investire la Chiesa russa, definiti dai vertici ecclesiastici come un "attacco da forze anti-russe". In poche settimane si sono succedute le polemiche sulla dura reazione di Kirill alle provocazioni del gruppo punk Pussy Riot, le sue foto sul sito del Patriarcato con un orologio milionario, poi cancellato con foto-shop e infine le notizie su lussuose proprietà immobiliari del leader ortodosso, tra cui si annovera un prestigioso appartamento proprio di fronte al Cremlino
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