26/06/2024, 15.29
CINA-PERU'
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A Pechino l’esclusiva su Chanchay, il porto sudamericano della Belt and Road Initiative

Alla vigilia dell’incontro tra la presidente Boluarte e Xi Jinping il governo peruviano ha ritirato la causa legale per l’apertura a più società. A novembre l’inaugurazione di quest’infrastruttura che consentirà l’accesso diretto nella regione per le più grandi porta-container dall’Asia. Pressioni anche per una nuova strada transamazzonica che collegherebbe questo scalo al Brasile.  

Lima (AsiaNews/Agenzie) - Il governo del Perù e la Cosco Shipping - società statale cinese costruttrice - hanno risolto una disputa sul modello di business del porto di Chancay, garantendo al gigante asiatico lo status di operatore esclusivo quando tra pochi mesi l’infrastruttura verrà inaugurata. L'intesa è arrivata proprio mentre la presidente del Perù Dina Boluarte giungeva nella Repubblica popolare cinese, dove il 28 giugno incontrerà Xi Jinping.

Il progetto di un mega-porto a Chancay, che si trova a 80 chilometri a nord di Lima, risale ancora a 16 anni fa. Ma la svolta è arrivata nel 2019 quando la Cosco Shipping ha acquisito il 60% delle azioni della società creata per lo sviluppo dell’infrastruttura nella quale ha investito 1,3 miliardi di dollari. All'inizio di quest'anno, però - mentre i lavori si stanno avviando alla conclusione - gli avvocati del governo avevano intentato una causa per contestare l’esclusiva concessa ai cinesi, affermando che la struttura dovrebbe essere a disposizione di altre società che movimentano container. Una mossa duramente criticata dai finanziatori cinesi e dagli stessi gruppi industriali peruviani che sostengono che praticamente tutti gli altri porti del Paese hanno operatori esclusivi. Ora, dunque, le autorità di Lima hanno annunciato il passo indietro, che dovrebbe sbloccare la questione.

Il porto di Chancay è uno dei maggiori investimenti in Sudamerica della Belt and Road Initiative, la cosiddetta “nuova via della seta” di Xi Jinping. È costruito, infatti, per permettere l’attracco anche alle più grandi navi commerciali, che possono raggiungere i 400 metri di lunghezza e trasportare in un unico carico più di 18mila container.

Finora sulle coste pacifiche delle Americhe c’erano solo due porti adatti per questi giganti del mare, entrambe nel Nord America: Long Beach, negli Stati Uniti, e Manzanillo, in Messico. Gran parte del commercio tra Asia e Sud America, dunque, attualmente avveniva in modo indiretto. Chancay - progettato per gestire fino a 1 milione di container all’anno - dovrebbe dunque permettere di ridurre i costi di trasporto e i tempi di percorrenza; per questo viene definito come la futura "Shanghai del Sudamerica".

La prima parte del megaporto dovrebbe essere inaugurata nel novembre 2024, quando Lima ospiterà il vertice della Cooperazione economica Asia-Pacifico che promuove il commercio tra i Paesi che condividono l'Oceano Pacifico. La piena operatività è prevista per i primi mesi del 2025.

Anche Cile, Ecuador e Colombia potrebbero trarre vantaggio dalla struttura, ma a Chancay guarda con grande interesse anche il Brasile: il mondo imprenditoriale preme per la costruzione di una strada tra il porto e lo Stato brasiliano dell’Acre, con l'obiettivo di accelerare l'accesso al commercio marittimo con l'Asia, al prezzo però di un’ulteriore ferita alla foresta amazzonica.

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