A Bali gli indù aiutano a costruire una chiesa cattolica
Denpasar (AsiaNews/Ucan) La popolazione di Bali, a maggioranza indù, ha approvato la costruzione di un complesso religioso cattolico e ha fornito anche le guardie di sicurezza per la cerimonia di apertura dei lavori. Il cantiere è stato aperto alla presenza di padre Hubertus Hadi Setiawan, vicario generale della diocesi di Denpasar, e di numerosi leader religiosi induisti.
Gli edifici, estesi 3.500 mq e comprendenti anche il rettorato e la scuola di religione, sorgeranno a Uma Sari, a 945 km da Jakarta nei pressi di Denpasar, capitale della provincia di Bali. Faranno parte della parrocchia di S. Giuseppe, fondata nel 1935 e che ora ha sede nella periferia. Questa conta 6 mila fedeli - secondo i dati del 2001 - e l'attuale chiesa non era più sufficiente.
Piet Made Puriatma, presidente del consiglio pastorale della parrocchia di S. Giuseppe, conferma "il pieno sostegno per la costruzione dei nuovi edifici" da parte della popolazione e del municipio.
Putu Gedong, leader indù, spiega che la popolazione "accoglie i fedeli di qualsiasi religione" e che "i cattolici hanno diritto a costruire un luogo di devozione, come stabilito dalla Costituzione". Egli si augura che questo nuovo complesso contribuisca "a promuovere solidarietà e tolleranza tra la popolazione e a vivere insieme in pace".
Secondo l'art. 3 della legge provinciale di Bali n. 33 del 2003, per la costruzione di un nuovo edificio religioso occorre un parere favorevole della popolazione residente. Nella provincia su 3,1 milioni di abitanti, circa il 93% è indù.