A 8 mesi dal sisma, Kathmandu dà il via alla ricostruzione
Kathmandu (AsiaNews/Agenzie) – Il Parlamento del Nepal ha approvato il Reconstruction Authority Bill che istituisce l’Autorità nazionale per la ricostruzione dopo il terremoto. A circa otto mesi dal violento sisma del 25 aprile che ha provocato 9mila vittime accertate, il Paese potrà alla fine utilizzare i fondi raccolti dalla comunità internazionale per ricostruire migliaia di edifici crollati in 31 distretti.
La legge è passata ieri con il voto unanime di tutti i partiti e tre astenuti. Anche i rappresentanti della minoranza madhese, che in questi mesi sta protestando contro la nuova Costituzione, non hanno fatto ostruzione.
L’Autorità per la ricostruzione ha il compito di gestire le donazioni della comunità internazionale e i finanziamenti del governo di Kathmandu. Si tratta di somme ingenti rimaste finora bloccate: 91 miliardi di rupie nepalesi (oltre 785 milioni di euro) dalle casse dello Stato; 400 miliardi di rupie (circa 3,5 miliardi di euro) promessi dalla comunità internazionale durante la conferenza dei Paesi donatori organizzata a giugno.
La formazione del nuovo organismo ha incontrato varie difficoltà, dovute soprattutto al contrasto partitico sulla nomina del presidente. Nei mesi scorsi inoltre il Paese è stato bloccato dagli scioperi delle minoranze nella regione del Terai, insoddisfatte per la suddivisione territoriale stabilita nella carta fondamentale. Le proteste sono all’origine anche dell’embargo indiano, in vigore da tre mesi, che ha ridotto le scorte alimentari e di carburante di oltre il 90%.
Il terremoto ha distrutto case, scuole, templi indù, carceri. Esperti evidenziano che la ricostruzione non sarà semplice e potrebbe durare diversi mesi, affliggendo ancora di più la popolazione che vede l’inverno alle porte. Si calcola che ancora 8mila persone vivono nelle tende allestite dalle squadre di recupero.
L’Autorità avrà una struttura a tre livelli: Comitato direttivo, Consiglio consultivo e Comitato esecutivo. I primi due organi saranno presieduti dal primo ministro, coadiuvato dal leader dell’opposizione che ricoprirà la carica di vice-presidente. Il terzo organo sarà presieduto da un Funzionario esecutivo di nomina governativa. Inoltre un gruppo di controllo dovrà vigilare sull’operato.
22/04/2016 12:48