A 10 mesi dalla morte di Mahsa Amini, in Iran torna in strada la polizia morale
Le notizie del giorno: in Corea del Sud salite a 39 le vittime delle piogge monsoniche. L'economia cinese cresce, ma a un ritmo molto lento e potrebbe non raggiunge l'obiettivo minimo prefissato dal Parito. In Nagorno Karabakh si riaccendono le tensioni tra Armenia e Azerbaijian. Nelle acque yemenite del Mar Rosso è iniziata l'operazione della nave delle Nazioni Unite per effetturare il recupero di greggio da una petroliera.
IRAN
Le autorità iraniane hanno annunciato una nuova campagna per costringere le donne a indossare l’hijab, il velo islamico, e la polizia morale è tornata in strada 10 mesi dopo la morte di Mahsa Amini, la ragazza deceduta dopo essere stata messa sotto custodia per non avere indossato correttamente il velo. Saeid Montazeralmahdi, portavoce delle forze dell'ordine iraniane, ha confermato domenica che le pattuglie della polizia erano ora operative a piedi e con diversi veicoli per arrestare le persone il cui velo sia mal posizionato o il cui comportamento venga ritenuto inappropriato nella Repubblica islamica.
COREA DEL SUD
I presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol ha detto che la risposta delle autorità alle alluvioni degli ultimi giorni è stata un fallimento. Il bilancio è salito a 9 dispersi e 39 vittime, tra cui una dozzina di persone rimaste intrappolate domenica in un sottopassaggio nella città di Cheongju dopo il crollo di un argine del fiume. Il governo è stato accusato di non aver vietato l'accesso al sottopassaggio, dato che le inondazioni erano ampiamente previste. Il cambiamento climatico ha reso i nubifragi degli ultimi due anni i più intensi degli ultimi 115 anni.
YEMEN
Una nave delle Nazioni Unite è arrivata domenica nelle acque yemenite per effettuare il trasferimento di petrolio stipato in una superpetroliera ancorata al largo delle coste da diversi anni. L’obiettivo è evitarne la fuoriuscita nel Mar Rosso. Dopo intense trattative diplomatiche e la raccolta di decine di milioni di dollari, la nave Nautica, acquistata dalle Nazioni Unite a marzo, ha lasciato sabato le coste di Gibuti, dall'altra parte del Mar Rosso. Ma la minaccia di un disastro naturale non è scongiurata perché al largo della città portuale di Hodeida le temperature intorno ai 45 gradi e la presenza di mine marine minacciano l’operazione.
CINA
L'economia cinese è cresciuta a un ritmo molto lento nel secondo trimestre del 2023, per via della flessione sia della domanda interna sia di quella dall’estero. Lo slancio post-Covid vacilla rapidamente e aumenta la pressione sui responsabili politici affinché forniscano maggiori stimoli per sostenere l’attività. Si tratta di una flessione non di un calo: il Pil è cresciuto, ma solo dello 0,8% tra aprile e giugno rispetto al 2,2 del trimestre precedente. Pechino nel 2023 punta a una crescita economica del 5%, ma alcuni analisti ritengono che l'obiettivo possa essere mancato.
INDIA
Gli stati di Jammu e Kashmir e dell'Uttar Pradesh sono in testa alle classifiche indiane per quanto riguarda i possessori di armi autorizzati e il numero di licenze di armi rilasciate nel paese. Anche nel 2016 gli stati che hanno il maggior numero abitanti con la licenza per il porto d'armi erano sempre Uttar Pradesh, Jammu e Kashmir, seguiti come oggi dal Punjab. Questo nonostante In Jammu e Kashmir nel 2018 sia stato imposto il divieto di rilascio di porto d'armi, revocato solo quest’anno. Il numero totale di persone che possono portare armi da fuoco nell'Uttar Pradesh ora pari a 5 milioni. All’ultimo rilevamento disponibile nel 2016, erano oltre 3 milioni e mezzo.
RUSSIA - POLONIA
La Russia ha chiuso il consolato polacco a Smolensk, come risposta alle “azioni non amichevoli e anti-russe” del governo di Varsavia, come hanno dichiarato dal ministero degli esteri di Mosca. Dopo la chiusura dei consolati finlandese a San Pietroburgo e italiano a Mosca, i più attivi insieme a quello polacco, sarà sempre più difficile per i russi ottenere dei visti Schengen.
ARMENIA - AZERBAIJIAN
Il ministro di Stato armeno del Nagorno Karabakh, Gurgen Nersisyan, ha dichiarato che “è ora di cominciare una sollevazione di tutto il popolo dell’Artsakh”, che inizierà con un raduno di massa sulla piazza del Risorgimento a Stepanakert, “sperando di ottenere questa volta il necessario sostegno dalla Madre-Armenia e dalla Diaspora”, perché “le nostre risorse non sono illimitate, e per quanto cerchiamo di risparmiarle, andiamo incontro a una catastrofe”.
GIAPPONE
Nelle ultime ore sono stati registrati altri due attacchi di delfini ai bagnanti in Giappone nella prefettura di Fukui. Analoghi incidenti si sono verificati negli ultimi mesi nel Paese e lasciano perplesse le autorità locali e gli studiosi. Dall'inizio della stagione estiva nel Mar del Giappone la polizia ha detto di aver ricevuto almeno sei segnalazioni di attacchi di delfini all'uomo, e le autorità hanno avvertito i cittadini locali e i turisti di evitare di entrare in acqua con la presenza dei mammiferi. Simili incidenti si sono verificati anche l'anno scorso nella stessa area
14/01/2021 10:42