19/07/2023, 15.46
CINA
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200 milioni di cinesi lavorano per le piattaforme tecnologiche

Quasi un quarto della popolazione attiva è impiegata a vario titolo nelle attività legate ai servizi informatici e all'e-commerce.Tra le professioni in più rapida crescita gli autisti dei servizi di trasporto a chiamata. I 5 milioni di fattorini dopo il Covid hanno ampliato la tipologia delle loro consegne. 

Pechino (AsiaNews/Agenzie) - Secondo i dati di un nuovo rapporto le piattaforme internet cinesi impiegano almeno 200 milioni di persone, tra dipendenti a tempo pieno e lavoratori a chiamata. Dai dati raccolti dai ricercatori di ricercatori di CyanHill Capital - una società di investimenti con sede a Pechino - nonostante le grandi aziende cinesi del settore tecnologico abbiano ridotto i loro organici a causa del rallentamento economico e dell'ostilità normativa, le attività legate ai servizi informatici e all’e-commerce rimangono tra i maggiori datori di lavoro per gli 880 milioni di lavoratori del Paese. E sono una presenza che resta vitale nell'attuale scenario che in Cina la disoccupazione giovanile stabilmente sopra al 20%.

Il gruppo più numeroso sono i camionisti impiegati nella logistica per questo settore, che insieme ammontano a 16,5 milioni di persone. Il secondo gruppo più numeroso di lavoratori delle piattaforme tecnologiche in Cina è costituito dagli autisti dei servizi di trasporto a chiamata: con circa 7 milioni di lavoratori attivi, secondo il rapporto sono diventati una delle professioni in più rapida crescita nel Paese negli ultimi anni. Il numero di nuove licenze concesse agli autisti è aumentato del 32,6% nel 2022 e quest'anno in Cina i nuovi autisti sono cresciuti a un ritmo giornaliero cinque volte superiore a quello dell'anno scorso.

In Cina oggi il gruppo più numeroso dei cosiddetti “gig worker” - i lavoratori saltuari chiamati dalle piattaforme per i loro servizi - oggi è costituito dai 5 milioni di fattorini, che hanno ampliato il loro raggio d'azione, passando dalla sola consegna dei pasti a quella di generi alimentari, medicine e mazzi di fiori, soprattutto durante la pandemia di Covid-19.

Un altro nuovo gruppo significativo di lavoratori delle piattaforme è costituito dai 4 milioni di programmatori cinesi, la cui attività mantiene in funzione 3,8 milioni di siti web.

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