31/03/2025, 13.00
VATICANO-OCEANIA
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Peter To Rot, il primo santo della Papua Nuova Guinea

Papa Francesco ha approvato la sua canonizzazione, insieme a quella del vescovo Ignazio Maloyan, ucciso nel genocidio degli armeni. Laico e catechista, To Rot fu ucciso nel 1945 per aver difeso il matrimonio dai giapponesi che per ingraziarsi le tribù locali promuovevano la poligamia.

Vaticano (AsiaNews) - La Papua Nuova Guinea avrà il suo primo santo: Peter To Rot, un catechista laico, sposato e padre di tre figli, ucciso nel 1945 dalle forze di occupazione giapponesi. A pochi mesi dal viaggio di papa Francesco in questo remoto Paese dell’Oceania, la sua Chiesa locale può gioire per una nuova notizia attesa da tempo: la sala stampa vaticana ha reso noto oggi che il pontefice il 28 marzo ha approvato i voti favorevoli dei cardinali e vescovi membri del Dicastero per le Cause dei santi alla canonizzazione di Peter To Rot (1912-1945) e a quella di un altro martire, il vescovo armeno cattolico Ignazio Choukrallah Maloyan ucciso nel 1915 durante il genocidio degli armeni.

Francesco ha inoltre approvato la promulgazione di tre altri decreti, tra cui quello che riconosce il miracolo attribuito alla beata venezuelana Maria del Monte Carmelo, al secolo Carmen Elena Rendíles Martínez (1903-1977), fondatrice della Congregazione delle Serve di Gesù. Sono dunque tre i futuri nuovi santi che la Chiesa si appresta a proclamare: la data della cerimonia, che avverrà a Roma, verrà stabilita in un concistoro che sarà indetto quando Francesco sarà in grado di presiederlo, insieme a quella per Giuseppe Gregorio Hernández Cisneros e Bartolo Longo, i cui decreti erano già stati promulgati dal Policlinico Gemelli il mese scorso.

Nato a Rakunai nella parte più orientale della Papua Nuova Guinea nel 1912, Peter To Rot apparteneva alla comunità dei Tolai. Figlio del capo villaggio, dopo essersi appositamente formato svolgeva con dedizione il ministero di catechista nella sua comunità. Quando durante la Seconda guerra mondiale i giapponesi occuparono la Papua Nuova Guinea imprigionando tutti i missionari, fece il possibile per portare avanti le attività di catechesi e continuare a preparare le coppie al matrimonio cristiano. Per questo si oppose alla poligamia che i giapponesi avevano consentito per ingraziarsi le tribù locali: venne arrestato e condannato a due mesi di prigionia. Durante questo tempo trascorso in carcere poté ricever solo le visite della madre e della moglie insieme ai figli. Trattato più severamente degli altri prigionieri, egli morì in carcere nel mese di luglio del 1945, ucciso per avvelenamento. Peter To Rot venne beatificato da San Giovanni Paolo II il 17 gennaio 1995 a Port Moresby.

Lo scorso anno i vescovi della Papua Nuova Guinea e delle Isole Salomone avevano avanzato la richiesta di dispensare dal miracolo il percorso verso la canonizzazione di Pietro To Rot. Pur constatando la segnalazione di molte prove, hanno ritenuto come sia molto difficile documentare il miracolo necessario sia per la scarsità di ospedali in grado di fornire la documentazione scientificamente necessaria per dimostrare una presunta guarigione miracolosa; sia per la cultura della popolazione locale, che è essenzialmente di tipo orale e presenta la difficoltà di documentare per iscritto gli eventuali miracoli avvenuti.

Quanto a mons. Ignazio Maloyan, nato nel 1869, era il vescovo armeno cattolico di Mardin quando la tempesta del genocidio si abbatté sul suo popolo all’inizio del Novecento. Nonostante avesse sempre coltivato buone relazioni con le autorità locali, al punto da ricevere anche un’onorificenza dal Sultano, nel 1915 fu accusato anche lui di “tradimento” dagli ufficiali turchi. Trascinato in tribunale il capo della polizia Mamdouh Bey gli propose di abbracciare l'Islam, per avere salva la vita. Il presule replicò che mai avrebbe rinnegato Gesù né tradito la Chiesa e che era una gioia per lui subire per Cristo qualunque supplizio, anche la morte. Consacrò in carcere il pane per ii compagni di prigionia; sarebbe stato poi fucilato insieme a molti altri cristiani.

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