L'Anno della fede comincerà come il Concilio e sulla strada del Vaticano II
Città del Vaticano (AsiaNews) - Come 50 anni fa, la lunga processione di vescovi (nella foto) segnò, anche visivamente, l'inizio del Vaticano II, giovedì prossimo, 11 ottobre, una lunga processione di vescovi segnerà l'inizio dell'Anno della fede.
Ciò risponde alla convocazione di Benedetto XVI che ha voluto unire l'inizio di questo speciale anno con la commemorazione dell'inizio del Concilio. "La scelta - ha sottolineato questa mattina mons. . Rino Fisichella, presidente del Pontificio consiglio per la nuova evangelizzazione - non è affatto casuale. La scadenza conciliare è un'opportunità per ritornare all'evento del concilio che ha segnato in modo determinante la vita della Chiesa del XX secolo e per verificare l'incidenza dei suoi insegnamenti nel corso di questi decenni e dei prossimi anni che segneranno l'impegno della Chiesa per la nuova evangelizzazione".
"Il cinquantesimo del Concilio, pertanto, merita di essere non solo ricordato, ma celebrato da parte della Chiesa. Essa lo vuole fare con l'Anno della fede, perché sia un'occasione propizia per ravvivare la fede dei credenti e animarli di uno spirito di evangelizzazione sempre più convinto".
"Alla luce di questo merita di essere spiegata la celebrazione di inaugurazione dell'Anno della Fede che è fortemente impregnata di segni che evocano il Concilio". In apertura del rito verranno letti alcuni brani dalle 4 costituzioni conciliari che hanno segnato i lavori del concilio e il rinnovamento nella vita della Chiesa. Di seguito, sarà ripetuta la lunga processione che nell'immaginario collettivo riporta al 12 ottobre del 1962. Essa sarà formata da tutti i vescovi che prenderanno parte alla solenne concelebrazione presieduta. Vi parteciperanno tutti i Padri che prendono parte al Sinodo, tutti i presidenti delle Conferenze episcopali del mondo e 14 Padri conciliari. "Erano stati invitati 70 Padri conciliari che ancora sono vivi, ma l'età avanzata o i problemi di salute hanno impedito di essere tra noi. Ci hanno scritto, comunque, confermando la loro partecipazione spirituale e il loro sostegno in questo momento così solenne per la vita della Chiesa".
"Alla processione seguirà l'intronizzazione della Parola di Dio. Anche questo segno richiama a un momento significativo dei lavori conciliari quando, nelle sedute solenni nella basilica di san Pietro, giungeva in processione la Sacra Scrittura e veniva posta al centro dell'assise conciliare per ricordare a tutti di essere al servizio della Parola di Dio che permane come il centro dell'azione della Chiesa. Verrà utilizzato lo stesso leggio e la stessa Sacra Scrittura dei lavori conciliari. Al termine della celebrazione eucaristica si compirà un ulteriore segno per indicare che l'insegnamento conciliare mantiene viva la sua attualità e merita di essere ancora conosciuto e approfondito".
E quei Messaggi al popolo di Dio che Paolo VI consegnò a chiusura dell'assise conciliare saranno nuovamente consegnati da Papa Benedetto XVI a diverse categorie di persone. Ai Governanti, agli Uomini di scienza e di pensiero, agli Artisti, alle Donne , ai Lavoratori, ai Poveri, Ammalati e Sofferenti, ai Giovani e ai Catechisti.
24/07/2021 09:00