Gli islamisti alzano il tiro: trovati ordigni esplosivi nella metro del Cairo
Il Cairo (AsiaNews) - I due ordigni trovati questa mattina nella metro del Cairo mostrano che gli islamisti hanno cambiato la loro strategia. Le bombe sono state rinvenute nella stazione di Helmeyet el-Zaytoun (nord-est della capitale), a pochi chilometri dal centro cittadino. La circolazione dei mezzi è al momento bloccata. La polizia ha fermato due operai della linea accusati di aver piazzato gli ordigni esplosivi, ma i mandanti potrebbero essere legati alle frange islamiste che hanno dichiarato guerra all'esercito dopo la destituzione del presidente Mohamed Morsi e di tutto l'establishment legato ai Fratelli Musulmani.
Fonti di AsiaNews affermano che "il tentato attacco alla metro è opera di gruppi terroristi. Essi hanno cambiato strategia e invece di limitarsi ad assaltare check-point militari e oleodotti nel Sinai, stanno tentando di spingere la loro influenza nel cuore dell'Egitto". Ansar Bayt al-Maqdis, il principale movimento armato attivo in Sinai si è alleato con alcuni leader dei Fratelli Musulmani per diffondere il caos nel Paese. Il gruppo è responsabile del tentato omicidio di Mohammed Ibrahim, ministro dell'Interno egiziano, avvenuto lo scorso 5 settembre nel centro del Cairo.
Per le fonti pianificazione di attentati è una risposta ai raid della polizia e delle forze speciali che in poco più di un mese hanno arrestato almeno 1000 leader dei Fratelli Musulmani e gruppi islamici. Nell'ambito di tali operazioni, questa mattina veicoli militari e polizia hanno circondato il quartiere di Kerdassah, insediamento da settimane nelle mani dei Fratelli Musulmani situato a pochi chilometri dalle piramidi di Giza. Gli agenti hanno arrestato almeno 51 militanti islamisti. Un poliziotto è rimasto ucciso negli scontri. (S.C.)