La festa per i doni di AsiaNews: cibo e vestiti per gli operai delle fabbriche di mattoni (FOTO-VIDEO)
La nuova distribuzione grazie alla generosità dei lettori di AsiaNews. Altre 7 famiglie di sono aggiunte fra i destinatari degli aiuti. Alcuni lettori sono pronti a cancellare il debito che le famiglie hanno contratto con il loro padrone, per la fame o per le medicine. Kaneez Bibi, 60 anni, vedova: “Dio ha guardato ai nostri dolori e bisogni! E ha mandato voi per aiutarci! Continuate, vi prego, almeno finché non riaprono le fabbriche!”.
Faisalabad (AsiaNews) – “In questo momento difficile, Gesù Cristo, il nostro salvatore, ha ascoltato la nostra preghiera e vi ha mandato a nostro sostegno. Io ho una fede salda in Lui. Dobbiamo continuare a pregare e Lui risponde! Lui risponde!”. Con lacrime agli occhi e sentimenti di festa, la signora Kaneez Bibi, 60 anni, vedova e madre di quattro figli, riceve con queste parole i doni in cibo e vestiti, distribuiti ieri. I doni sono il frutto della campagna lanciata da AsiaNews per gli aiuti ai lavoranti nelle fabbriche di mattoni di Kamalpur (Faisalabad).
La campagna era stata lanciata prima di Natale e voleva aiutare ad avere da mangiare per le feste e acquistare vestiti pesanti per i figli di 45 famiglie che lavorano nelle fabbriche di mattoni. A causa dell’inverno e del Covid, le fabbriche sono chiuse e questa gente non riceve salario da mesi. La miseria li spinge a chiedere prestiti ai loro padroni, rendendoli schiavi di questo tipo di lavoro – considerato fra i più bassi nel Paese – per generazioni.
La generosità dei lettori di AsiaNews ha permesso una nuova distribuzione: un pacco-dono e denaro per acquistare vestiti nuovi per i bambini. Il pacco-dono contiene: farina, spezie, legumi, olio, zucchero, tè, riso, sapone e la quantità riesce a sostenere una famiglia di 4 persone per 15 giorni.
Prima della distribuzione, tutte le famiglie si sono radunate e hanno pregato per tutti coloro che sostengono la campagna di AsiaNews. Essi hanno ringraziato anche Dio onnipotente per il dono miracoloso ricevuto e sperano che questi doni possano continuare almeno fino a che non riaprono le fabbriche di mattoni. Alcuni lettori di AsiaNews hanno fatto sapere di essere disponibili ad offrire non solo cibo e vestiti, ma anche ad estinguere il debito che queste famiglie hanno con i loro padroni.
Intanto, ieri, venendo a sapere della distribuzione gratuita, altre sette famiglie, anche loro lavoranti dei mattoni, si sono aggiunte nel chiedere gli aiuti, ricevendone anch’esse.
Fra loro vi è Maqsood Masih, 40 anni, padre di una figlia, che racconta ad AsiaNews la sua storia: “Lavoro in una fabbrica di mattoni da 16 anni. Prima lavoravo a giornata, ma poi, quando mi sono sposato, ho avuto problemi finanziari e non sapevo come risolverli. Ho chiesto ai miei parenti, ma non ho trovato alcun sostegno. Alla fine, ho dovuto chiedere un prestito al padrone della fabbrica di mattoni e da allora sono costretto sempre a lavorare in questa fabbrica insieme alla mia famiglia. Allora ho fatto un debito di 15mila rupie [77 euro]. Ma ora il debito è cresciuto a 85mila rupie [436 euro]. Lavorare nei mattoni non è facile e prendere soldi in prestito dal padrone è una maledizione. Io ho solo una figlia di 16 anni. Non abbiamo potuto mandarla a scuola perché non avevamo soldi e lei ora lavora con me e mia moglie nella fabbrica di mattoni. Siamo davvero poverissimi! Ogni anno la fabbrica rimane chiusa durante la stagione delle piogge e d’inverno. Dall’anno scorso, si è messo anche il Covid, che ci opprime e ci distrugge. Grazie a voi di AsiaNews, che fate sentire la nostra voce per un sostegno. Abbiamo davvero bisogno di questi pacchi di cibo e di vestiti pesanti. Auguriamo a tutti voi prosperità e benedizioni e preghiamo per voi tutti i giorni”.
Anche Kaneez Bibi, la vedova 60enne, si unisce al ringraziamento e alla preghiera: “Dio ha guardato ai nostri dolori e bisogni! E ha mandato voi per aiutarci! Continuate, vi prego, almeno finché non riaprono le fabbriche!”.
Kaneez Bibi racconta: “Mio marito è morto alcuni anni fa. Prima che lui morisse, siamo riusciti a far maritare tre nostri figli, che ora vivono per conto loro, lontano. Io, invece, dopo la morte di mio marito ho avuto sempre più bisogno e non c’era alcun salario nella mia famiglia. Io adesso vivo con il mio unico figlio non sposato, Naeem Masih: è lui a lavorare nella fabbrica di mattoni e guadagna da vivere per me e per lui. Ma lui deve anche trovare soldi per le medicine che mi occorrono e per gli altri bisogni in casa. Per questo ha dovuto chiedere un prestito al padrone della fabbrica. I prestiti ci servono per mangiare: a causa dell’inverno e del Covid-19, le fabbriche sono chiuse. Il Covid ha rovinato la vita di noi poveri!”.
AsiaNews ha lanciato la campagna “Pakistan: Aiuta i disoccupati delle fabbriche di mattoni”. Il vostro sostegno può essere inviato a:
On line - Via web: tramite carta di credito (Visa, CartaSì, Mastercard, American Express) o Paypal sul sito di AsiaNews (http://www.asianews.it) alla voce “Dona ora”.
Causale: “Campagna AN05 – Pakistan: Aiuta i disoccupati delle fabbriche di mattoni”
Bonifico bancario: intestato a Fondazione PIME Onlus
presso Banca Intesa San Paolo S.p.a.
IBAN: IT78C0306909606100000169898
Codice identificativo istituto (BIC): BCITITMM
Causale: “Campagna AN05 – Pakistan: Aiuta i disoccupati delle fabbriche di mattoni”
Si prega di mandare sempre una e-mail a uam@pimemilano.com e per conoscenza ad amministrazione@asianews.it di conferma dell'avvenuto bonifico, specificando la causale della donazione, nome, cognome, codice fiscale e indirizzo (dati utili all'emissione del documento valido per la detrazione fiscale).
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