“Speranze ecumeniche” dalla nomina del nuovo vescovo a Mosca
Dopo l’annuncio ufficiale del cambio al vertice dell’arcidiocesi della Madre di Dio, la comunità cattolica in Russia auspica progressi nelle relazioni con gli ortodossi. Mons. Pezzi succede a mons. Kondrusiewicz, trasferito a Minsk. Atteso per stasera l’arrivo del neo vescovo a Roma.
Città del Vaticano (AsiaNews) – “Ottimismo e grandi aspettative in un reale miglioramento dei rapporti tra la Chiesa cattolica in Russia e il Patriarcato di Mosca”, sono i sentimenti con i quali i fedeli in Russia hanno accolto oggi la nomina di don Paolo Pezzi, della Fraternità sacerdotale dei missionari di San Carlo Borromeo, a nuovo arcivescovo metropolita dell’arcidiocesi "della Madre di Dio" a Mosca. Il sacerdote, finora rettore del Seminario maggiore "Maria Regina degli Apostoli" a San Pietroburgo, succede a mons. Tadeusz Kondrusiewicz, trasferito ora all’arcidiocesi di Minsk-Mohilev, in Bielorussia.
La comunità cattolica a Mosca – dicono fonti russe di AsiaNews – vede il cambio ai vertici della diocesi come "il volere del Papa e quindi di Dio, per questo ora guarda al futuro sperando in un reale avvicinamento con i fratelli ortodossi”.
Dall’elezione a Pontefice di Benedetto XVI i rapporti tra Santa Sede e Patriarcato di Mosca sono andati gradualmente migliorando. Le due Chiese hanno trovato un fertile terreno di dialogo e impegno comune su temi quali la scristianizzazione d’Europa, la tutela dei diritti umani nel mondo la difesa della famiglia e la bioetica. Ma le relazioni a livello locale tra le due comunità sono rimaste tese, con il Patriarcato di Mosca che in più occasioni non ha mancato di ribadire la sua condanna al presunto “proselitismo” cattolico in terra ortodossa.
Mons. Kondrusiewicz, primo vescovo metropolita della Madre di Dio, ha già dichiarato di accettare con “obbedienza” il volere del Papa. Quanto a mons. Pezzi, è in viaggio da Mosca per Roma, dove è atteso il suo arrivo per stasera. Mons. Pezzi, 47 anni, è un profondo conoscitore della Russia e ha lavorato principalmente in Siberia.
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