‘I giovani vietnamiti sono attratti dalla vita monastica’
Il monastero di Nostra Signora di Phuoc Son ospita 220 monaci, 80 dei quali sono novizi e postulanti. Nel Paese vi sono circa 1002 monaci e 244 monache cistercensi.
Phuoc Son (AsiaNews) – “I giovani vietnamiti sono attratti dalla vita monastica”: è quanto afferma p. Giovanni Battista Dung, monaco cistercense dell’abbazia di Nostra Signora di Phuoc Son. L’abbazia sorge in un complesso vicino a Vungtau, a circa 70 km a sud di Ho Chi Minh City. Essa ospita 220 monaci, dei quali 80 sono novizi e postulanti (foto 1). All’interno del monastero, oltre al lavoro e alla preghiera, vi sono anche sale per lo studio teologico.
Presentando alcuni giovani novizi, p. Dung spiega che i vietnamiti sono un popolo la cui religiosità pesca nelle antiche tradizioni buddiste e taoiste. A sostenere la decisione di entrare in monastero vi è anche il passato di persecuzione, che spinge a scelte radicali per la propria vita.
Come in ogni monastero benedettino, i monaci lavorano per l’autosufficienza alimentare, coltivando il riso, piante medicinali, lavorando in corvée nella lavanderia, nella cucina, nella pulizia. Una parte del riso raccolto viene donato ai poveri.
L’abbazia ha anche un edificio dove i fedeli della zona possono essere ospitati per ritiri ed esercizi spirituali.
La cappella costituisce l’edificio centrale, costruita su stile orientale, con il tetto a punta (foto 2). Questo è solo uno dei piccoli segni con cui i monaci cistercensi cercano di avvicinare la vita benedettina alla cultura vietnamita.
Questo era anche lo scopo che ha spinto il loro fondatore, p. Henri Denis, a iniziare l’esperienza benedettina. P. Denis (1880-1933) era giunto in Vietnam come missionario delle Missioni estere di Parigi. Nel 1918 sceglie la vita monastica col nome di Benedetto e inizia a raccogliere attorno a sé molti giovani attratti dalla vita austera e dall’esperienza comunitaria. A quel tempo, il monastero era situato nella diocesi di Hue, nel Vietnam centrale.
Nel 1954, quando il Vietnam è stato diviso in Sud e Nord, i monaci si sono rifugiati nel Sud. In seguito, con la riunificazione del Paese, nel 1975, il monastero ha avuto momenti difficili. Dato che il regime proibiva la vita comune, molti monaci hanno dovuto vivere la loro vocazione in famiglia, con episodici momenti comunitari con gli altri religiosi. Alcuni di loro sono stati anche imprigionati.
Dopo il 1986, il Vietnam ha inaugurato la campagna di riforme economiche; la nuova apertura al mondo permette anche un ampliamento della libertà religiosa, facendo fiorire molte vocazioni.
Al presente in Vietnam vi sono nove monasteri cistercensi maschili e tre femminili. In totale, secondo le statistiche pubblicate dall’ordine nel 2015, vi sono circa 1002 monaci e 244 monache.
Per il p. Denis (che ha cambiato nome in Benedetto Thuan), la cui salma riposa nel giardino del monastero di Phuoc Son (foto 4), è in atto la causa di beatificazione.
Foto: Silvana Daneker