Xi Jinping avverte i separatisti: Non permetteremo a nessuno di dividere la Cina
Ieri il presidente cinese ha festeggiato il 150mo anniversario della nascita di Sun Yat-sen. Una nazione unita crea beneficio per tutto il popolo mentre un Paese diviso presta il fianco alle invasioni esterne. Una minaccia per i democratici di Taiwan e Hong Kong.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Non permetteremo “a nessuno, a nessuna organizzazione o partito politico di rimuovere una parte del territorio dalla Cina, in nessuno modo e in nessun tempo”. Tutte le forme di “attività separatista saranno combattute con risolutezza da tutto il popolo cinese […]. È nostra solenne promessa alla popolazione e alla storia che non lasceremo che il Paese si divida ancora”. È stato un discorso incentrato sul “separatismo” quello tenuto ieri da Xi Jinping in occasione del 150mo anniversario della nascita di Sun Yat-sen.
Egli, fondatore del Partito nazionalista (Kuomintang), ha guidato la rivoluzione cinese del 1911, conclusasi con la caduta dell’impero Qing e la nascita della Repubblica di Cina. Xi Jinping ha parlato per 45 minuti nella Grande sala del popolo di Pechino, alla presenza della Commissione permanente del Pulitburo del Partito comunista. Un Paese unito, ha detto il presidente cinese, crea beneficio per tutto il popolo, mentre una nazione divisa affronta inevitabilmente delle minacce. Queste ultime, ha continuato, la Cina le ha sperimentate nell’ultimo secolo, con le invasioni di Paesi stranieri come il Giappone e le potenze europee.
Secondo diversi osservatori, la grande enfasi che Xi Jinping ha messo sulla questione del separatismo rivela la preoccupazione del Partito riguardo alle “relazioni sullo stretto” con Taiwan. L’isola è governata dal Partito democratico progressista (Dpp) pro-indipendenza e dalla presidente Tsai Ing-wen, che si rifiuta di accettare il principio di “una Cina”. Wang Weinan, esperto dell’Accademia delle scienze sociali di Shanghai, afferma: “La Cina continentale vede che i sentimenti pro-indipendenza stanno diventando uno dei maggiori argomenti di discussione a Taiwan, e che le forze contrarie, come il Kuomintang, si stanno indebolendo”.
Secondo Wang, il discorso di Xi Jinping può essere considerato anche come un avvertimento nei confronti dei separatisti di Hong Kong. Il 7 novembre scorso, Pechino ha decretato che vengano esclusi dal parlamento di Hong Kong due giovani localisti, Sixtus Baggio Leung e Yau Wai-ching, che si erano rifiutati di giurare alleanza con la Cina.
27/04/2005