31/10/2019, 11.23
INDIA
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Un pastore americano bloccato da tre settimane in West Bengal

di Nirmala Carvalho

Il rev. Bryan Nerren è sequestrato a Siliguri e gli è stato ritirato il passaporto. Ha fondato la Ong “Asian Children’s Education Fellowship” che forma catechisti in India e Nepal da 17 anni. Nel 2015 ha raccolto migliaia di dollari per le vittime del sisma che ha devastato il Paese himalayano.

Mumbai (AsiaNews) – Un pastore cristiano del Tennessee è bloccato in India da tre settimane e non può fare ritorno negli Stati Uniti perché le autorità indiane gli hanno sequestrato il passaporto. Il rev. Bryan Nerren è arrivato il India il 5 ottobre e da quel momento è sequestrato a Siliguri, nel West Bengal. La famiglia lamenta una discriminazione nei suoi confronti. Ad esempio, il medico che lo ha visitato in prigione, anzitutto gli ha chiesto se era cristiano; dopo la sua risposta affermativa, prima ha sputato per terra, poi lo ha curato. Ad AsiaNews Sajan K George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), protesta: “Se da una parte non sono chiare le ragioni dell’arresto, dall’altra è diventato abituale per gli stranieri essere arrestati per la partecipazione a programmi privati delle chiese cristiane”.

Lo scopo del viaggio in India era tenere alcune conferenze nel Paese e in Nepal. Il pastore aveva con sé il denaro necessario per due settimane di programmi, durante le quali avrebbe incontrato oltre 1.000 cristiani. Durante la permanenza erano previsti meeting con 13 ministri del culto e voleva fare donazioni alle comunità locali.

Il 5 ottobre il rev. Nerren, leader della International House of Prayer Ministries a Shelbyville, è atterrato all’aeroporto di New Delhi con altri due pastori. Dopo lo scalo nella capitale, doveva prendere un volo interno per Bagdogra (West Bengal). A New Delhi le autorità aeroportuali hanno trovato i soldi per le conferenze e lo hanno trattenuto per oltre un’ora. Poi hanno autorizzato l’imbarco, facendolo incanalare nella fila riservata ai viaggiatori nazionali, perciò senza dover compilare i moduli necessari per dichiarare il trasporto di denaro.

All’arrivo a Bagdogra, i funzionari hanno contestato l’assenza dei documenti e lo hanno arrestato. È rimasto sei giorni in prigione e gli sono stati ritirati i documenti; infine è stato rilasciato su cauzione e da quel momento è bloccato in India con il divieto di allontanarsi. La sua udienza, prevista per il 22 ottobre, è stata rinviata al 12 dicembre.

Il pastore americano è il fondatore della Ong “Asian Children’s Education Fellowship” che si occupa della formazione spirituale di catechisti in India e Nepal da 17 anni. Dopo il devastante terremoto in Nepal nel 2015 [che ha provocato la morte di 9mila persone, ndr] , l’associazione ha raccolto 60mila dollari e li ha donati alla popolazione per la ricostruzione del Paese.

Sajan K George sottolinea che il reverendo “ha compilato tutti i moduli che gli hanno richiesto in buona fede. Ha seguito tutti i protocolli, tant’è vero che a New Delhi era stato fatto partire. Poi però è stato arrestato non appena è sceso dall’aereo”. Il leader cristiano lamenta una disparità di trattamento “con i turisti stranieri che partecipano in maniera entusiasta alla festa del Kumbh Mela e alle altre festività religiose in India. Giustamente essi vengono accolti bene e trattati come ospiti. Perché questa discriminazione con i cristiani?”.

(Photo credit: American Center for Law and Justice)

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