Tokyo, enorme fuga radioattiva dal reattore di Fukushima
Le autorità hanno fatto evacuare oltre 51mila persone in un’area di 10 km nel raggio del reattore e inviato sul posto squadre di vigili del fuoco specializzatenella messa in sicurezza degli impianti nucleari. I funzionari dichiarano che la pressione all’interno del reattore è in aumento, ma per ora escludono il rischio di una fusione nucleare.
Lo scoppio è avvenuto alle 3,36 ora locale, preceduto da una nuvola di fumo bianco. Secondo i responsabili laTepco a causare l’esplosione è stato l’idrogeno utilizzato per raffreddare gli impianti colpiti dal forte sisma. Quattro operai sono rimasti coinvolti nell’incidente, ma finora non vi sono notizie chiare sulle loro condizioni. A tutt’oggi l’unico episodio analogo nella storia è avvenuto nel 1979 nella centrale nucleare di Three Mile Island, in Pennsylvania (Usa).
In queste ore il Giappone sta vivendo uno dei momenti più terribili della propria storia. Secondo i sismologi il terremoto avvenuto ieri al largo di Sendai è il più forte sisma degli ultimi 100 anni registrato nel Paese. Lo tsunami provocato dal terremoto è considerato invece un evento epocale per l’umanità. Finora il bilancio è di 1400 morti, ma è destinato a salire.
Intanto, dalle prefetture del Giappone nord-orientale, le più colpite dall’onda anomala, giungono le prime testimonianze dei sopravvissuti.
"Non ho mai visto nulla di simile - afferma Ken Hoshi, un funzionario del governo locale in Ishinomaki, nella prefettura di Miyagi - l'acqua è giunta fino alla stazione ferroviaria distante dalla costa quasi un chilometro". Hoshi racconta che la furia della acque ha spazzato via le case come giocattoli e lui si è salvato solo perché il palazzo in cui lavora è alto diversi piani. “Sono preoccupato per la mia famiglia – aggiunge – non riesco a contattare nessuno. Ma è mio dovere sopravvivere, quindi mi preparo a passare la notte nel mio ufficio”.
Altri testimoni raccontano che nella città Aomori, cinque grosse navi si sono rovesciate e giacciono con le chiglie verso l’alto sugli alberi del viale che fiancheggia il porto. Nella città di Ibaraki i sopravvissuti raccontano di case trasportate come barche nell’entroterra e di migliaia di auto sollevate dall’acqua come tappi di sughero. I primi soccorsi giunti nelle aree colpite dallo tsunami raccontano che i centri abitati della costa sono stati spazzati via e ridotti a città fantasma.
Gravi danni si registrano anche nelle prefetture più interne del Paese , dove sono crollate strade ponti, e nell’area vicina alla capitale. Fonti di AsiaNews affermano che nella periferia di Tokyo diverse fabbriche e raffinerie di petrolio sono tutt’ora in fiamme e tutte le forniture di gas sono state interrotte. Nel centro della metropoli i trasporti non funzionano e migliaia di persone vagano a piedi cercando di raggiungere le proprie abitazioni. Tuttavia le fonti sottolineano che le strutture antisismiche hanno retto e la popolazione si sta attrezzando per contattare parenti e amici residenti nelle aree colpite dallo tsunami.