Taipei, un successo: zero contagi locali di coronavirus da un mese
Da sei giorni non ci sono nemmeno contagi importati dall’estero. Aperti scuole, negozi, ristoranti e uffici. Si gioca anche il campionato di baseball. Il governo è intervenuto con rapidità, senza aspettare le tardive indicazioni dell’Organizzazione mondiale della sanità. La disciplina della popolazione.
Taipei (AsiaNews/Agenzie) – Ieri, per il 31° giorno consecutivo, nell’isola non si è contato nessun caso locale di infezione da Covid-19. Da sei giorni non ci sono nemmeno contagi importati dall’estero. Con appena 440 infetti e 7 decessi, Taiwan è una storia di successo nella lotta al morbo polmonare.
Il governo non ha adottato misure estreme di confinamento sociale come in Cina, epicentro della pandemia, o in altri Paesi, soprattutto in occidente. Le scuole sono aperte e la gente può andare al lavoro. Le strade sono affollate, con negozi e ristoranti che lavorano a pieno regime. Si gioca anche il campionato di baseball, lo sport nazionale, sebbene negli stadi possano entrare 1000 tifosi al massimo.
Per contenere il contagio, Taipei è intervenuta con rapidità e decisione, senza aspettare le indicazioni (tardive) dell’Organizzazione mondiale della sanità. Le autorità hanno imposto subito controlli ai confini, vietando l’ingresso agli stranieri, in particolare quelli provenienti dalla Cina; chi entra nel Paese dall’estero è soggetto a una rigida quarantena; aeroporti e ospedali sono monitorati con estrema attenzione; i malati sono isolati in ospedale o nelle proprie abitazioni; test diagnostici sono effettuati su larga scala, insieme al tracciamento dei contatti avuti dalle persone risultate positive.
Un grande contributo lo hanno dato poi i taiwanesi. Indossare le mascherine nei luoghi pubblici, farsi controllare la temperatura e lavarsi in modo costante le mani è diventata per loro una routine.
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