Suzhou, 9 attivisti per i diritti umani detenuti in segreto da settembre
L’8 settembre 2016 la polizia ha sequestrato i manifestanti fuori dal tribunale del popolo a Suzhou. Otto sono sotto “sorveglianza residenziale in un luogo designato” (Rsdl), mentre un altro è stato formalmente arrestato. Gli arrestati protestavano contro la condanna di Fan Mugen. Alcuni dei detenuti sono accusati di aver inviato on-line messaggi “politicamente sensibili”. Nel mese di novembre altri arresti da parte della polizia. Il Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura: “L’Rsdl misura ampiamente abusata e aperta ad interpretazione e applicazione illecite”. Undici Paesi hanno chiesto di porre fine alla pratica.
Pechino (AsiaNews/Chrd) – Nove persone rimangono ancora in custodia delle autorità di Suzhou, nella provincia orientale del Jiangsu: esse sono state arrestate a seguito di una prolungata operazione di polizia che ha avuto inizio lo scorso settembre. Di queste, otto sono sotto “sorveglianza residenziale in un luogo designato” (Rsdl), tra cui un uomo arrestato questa settimana, mentre un altro è stato formalmente arrestato. Il giro di vite contro gli attivisti è iniziato l’8 settembre del 2016, quando la polizia ha bloccato i manifestanti fuori dal tribunale intermedio del popolo della città di Suzhou. Essi stavano protestando contro la presunta cattiva gestione del caso di Fan Mugen (范 木 根), che il tribunale locale aveva condannato, nel maggio del 2015, a otto anni di carcere per aver ucciso due membri di una squadra di demolizione che ha distrutto la sua casa. Alcuni dei detenuti sono accusati di aver inviato on-line messaggi “politicamente sensibili” durante il vertice del G20, che si è tenuto all'inizio di settembre 2016 nella vicina Hangzhou e che è coinciso con un periodo di dura repressione da parte delle forze di polizia cinesi. Dal mese di novembre, la polizia ha arrestato altre persone, sostenitrici di Fan Mugen o di altre vittime delle demolizioni forzate.
Di seguito sono riportati i dettagli sui nove casi, da quelli più recenti a quelli più lontani.
- Xu Wenshi (徐文石) è stato posto sotto Rsdl il 20 marzo 2017, dopo esser stato arrestato dalla polizia a Suzhou con l’accusa di “aver provocato litigi e creato problemi”. La polizia, che ha perquisito la sua abitazione, ha sequestrato molti oggetti, compreso del materiale sul caso di Fan Mugen e alcuni striscioni di protesta. Le autorità hanno portato via anche Wen Yuxia (温玉霞), la moglie di Xu, accusata di “aver ostacolato l'esecuzione dei doveri” dopo che la donna ha cercato di impedire agli agenti di prendere un computer portatile. Wen è stato rilasciato dopo alcune ore, a seguito dell'interrogatorio della polizia.
- Gu Xiaofeng (顾晓峰) è stato arrestato dalla polizia di Suzhou il 6 febbraio scorso, e anche la sua residenza è stata perquisita. Il giorno successivo sua moglie ha ricevuto un avviso il quale le comunicava che Gu era stato posto sotto Rsdl con l’accusa di “aver provocato litigi e creato problemi”. Il 23 febbraio scorso la polizia ha negato a Gu una visita del suo avvocato, Sui Muqing (隋 牧 青), e la procura locale si è rifiutata di investigare sulla denuncia della Sui circa l'accesso negato al suo cliente.
- Hu Cheng (胡诚) è stato sequestrato l'8 novembre e messo sotto Rsdl il giorno seguente, con l'accusa di “aver provocato litigi e creato problemi”. Alla fine di novembre, la polizia ha riferito all'avvocato di Hu, Peng Yonghe (彭永 和), che Hu era sospettato di “minare la sicurezza dello Stato”, sebbene “provocare litigi e creare problemi” non rientra in quella categoria di reato. Le autorità hanno usato questo come pretesto per evitare che Peng e un altro avvocato, Zhang Jinwu (张金武), avessero un incontro con lui, sostenendo che egli avrebbe potuto “ostacolare le indagini” e causare un’eventuale “fuga di segreti di Stato”. Nel mese di dicembre, è stato riferito che la polizia ha consigliato alla moglie di non rilasciare dichiarazioni pubbliche sulla detenzione di Hu o cercare assistenza legale di un avvocato per i diritti, e piuttosto di cooperare con gli inquirenti nel “persuadere” Hu a confessare le sue colpe.
- Ni Jinfang (倪金芳) è stato preso in custodia l'8 novembre e posta sotto Rsdl il giorno successivo, con l'accusa di “aver infranto l'ordine del tribunale”.
- Xing Jia (邢 佳, alias Xing Jiezhong, 邢介忠) è stato preso in custodia l'8 novembre scorso con l'accusa di “aver infranto l'ordine del tribunale” e messo sotto Rsdl il giorno stesso.
- Ge Jueping (戈 觉 平, alias Benbo, 奔 博) è stato messo sotto Rsdl il 4 novembre scorso, con l'accusa di “incitamento alla sovversione del potere dello Stato.” Alla fine del mese, la polizia ha negato la richiesta del suo avvocato per la cauzione, citando che il rilascio Ge, che ha problemi di salute, può “mettere in pericolo la società”. La polizia ha impedito all'avvocato di Ge un incontro con lui, sostenendo che, a causa della accusa penale che si trova ad affrontare, una visita può “ostacolare l'inchiesta” o portare ad una “fuga di segreti di stato”. Il 25 gennaio, la polizia ha informato l'avvocato di Ge, Yu Wensheng (余文生), che il suo cliente lo aveva ‘licenziato’, anche se all’avvocato è stato negato un incontro con Ge per verificare questa affermazione.
- Lu Guoying (陆国英), che è sposata con Ge Jueping, è sotto Rsdl dal 5 novembre scorso, dopo esser stata presa in custodia per “aver infranto l'ordine del tribunale”. La polizia ha anche sostenuto che lei abbia respinto il suo avvocato, Huang Zhiqiang (黄志强), il 9 gennaio. Tuttavia, all'avvocato è stato impedito di incontrarsi con Lu per confermare una simile affermazione. Nel mese di dicembre, la polizia ha informato un altro avvocato di Lu che le visite non sarebbero state possibili in quanto Lu è attualmente detenuta con l’accusa di “minare la sicurezza dello Stato”, e che una visita potrebbe “ostacolare l'inchiesta” o comportare la “fuga di segreti di Stato”.
- Wang Mingxian (王明贤) è sotto Rsdl da settembre, dopo essere stato arrestato durante la protesta davanti al palazzo di giustizia di Suzhou. Il 24 febbraio scorso, la polizia ha informato l'avvocato di Wang, Sui Muqing, che il suo cliente aveva firmato un foglio affermando che non aveva bisogno di un avvocato mentre era sotto inchiesta per “aver infranto l'ordine del tribunale”. Tuttavia, la polizia non ha permesso all’avvocato Sui di fotografare il documento, impedendo così qualsiasi tentativo di verificarne l'autenticità.
- Wu Qihe (吴 其 和) è stato preso in custodia l'8 settembre scorso, dopo aver partecipato alla manifestazione di fronte al palazzo di giustizia di Suzhou. L'8 marzo la polizia ha comunicato alla famiglia che Wu era stato arrestato per “aver infranto l'ordine del tribunale”, e dunque inviato a un centro di detenzione dopo essere stato tenuto per sei mesi sotto Rsdl. Tuttavia, la sua famiglia non ha ancora ricevuto un avviso di arresto, e neanche una conferma formale delle accuse contro Wu o il suo luogo di detenzione.
I tre individui di seguito, arrestati nel settembre 2016 durante la protesta fuori dal tribunale di Suzhou, sono stati rilasciati a seguito di periodi di Rsdl:
- L’attivista Gu Yimin (顾义民) è stato rilasciato su cauzione il 27 gennaio in attesa di ulteriori indagini, dopo essere stato tenuto in custodia dal 9 settembre con l'accusa di “incitamento alla sovversione del potere dello stato”. La polizia si era in precedenza rifiutata di rilasciare Gu, sostenendo che costituirebbe un “pericolo” per la società, a causa della gravità delle accuse contro di lui.
- Xu Chunling (徐春玲), che è stato arrestato con l'accusa di “aver infranto l'ordine del tribunale”, è stato rilasciato all'inizio di marzo ed è tornato a casa.
- Wang Wanping (王婉平). Le autorità riferiscono che è stata rilasciata all'inizio di marzo dopo essere stata tenuta in custodia per “aver infranto l'ordine del tribunale”, ma rimane irraggiungibile in quanto non è tornata a casa.
Questi casi coinvolgono tattiche che le autorità hanno spesso impiegato contro gli attivisti in Cina, come ad esempio nel caso degli avvocati per i diritti umani del “gruppo 709”: ampio uso di “sorveglianza residenziale in una posizione designata” per detenuti “scomparsi in maniera forzata”; l'assenza di una notifica ufficiale alle famiglie circa lo status della detenzione e le accuse penali; sospetti “licenziamenti forzati” di avvocati della difesa; e la negazione delle visite degli avvocati ai loro clienti sulla base del fatto che i detenuti sono accusati di crimini che “mettono in pericolo la sicurezza dello Stato”. Vi è motivo di temere che gli individui detenuti in segreto siano a rischio di torture e maltrattamenti.
Si sa che alcuni dei detenuti di Suzhou sono stati accusati di “minare la sicurezza dello Stato”, “sovversione” e “incitamento alla sovversione”. L'uso del Rsdl e la negazione delle visite degli avvocati rappresentano un abuso di potere da parte della polizia. Molti dei detenuti sono stati invece accusati di “aver infranto l'ordine del tribunale”, un reato che è stato modificato nel 2015 dal nono emendamento alla legge penale. Il Comitato delle Nazioni Unite contro la tortura ha definito come “ampiamente abusata” la distorta misura cautelare e aperta a “interpretazioni e applicazioni illecite”. L’Rsdl, che viene disposto ai sensi dell'articolo 73 del codice di procedura penale, è stato ampiamente criticato come un sinonimo di “sparizione forzata”. Più di recente, in una lettera inviata al governo cinese il 27 febbraio 2017, 11 Paesi hanno descritto l’Rsdl come “detenzione in incommunicado in luoghi segreti” e hanno chiesto di porre fine a tale pratica.
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