Sri Lanka, coprifuoco nel sud dopo gli scontri tra buddisti e musulmani
Colombo (AsiaNews/Agenzie) - Il governo dello Sri Lanka ha imposto il coprifuoco in due città del sud del Paese, dopo violenti scontri tra un gruppo radicale buddista e membri della locale comunità islamica. I disordini sono avvenuti ieri in seguito a un comizio organizzato a Aluthgama dall'organizzazione fondamentalista Bodu Bala Sena (Bbs), nota anche come "brigata buddista".
Per sicurezza, il coprifuoco è stato esteso anche alla città di Beruwala, a maggioranza islamica.
Nel suo discorso Galagodaaththe Gnanasara Thero, monaco buddista leader del Bbs, avrebbe incitato alla violenza radicale tra singalesi buddisti e musulmani. Al termine del raduno, i militanti del Bbs hanno marciato nelle zone a maggioranza islamica della città, intonando slogan anti-musulmani e lanciando pietre contro alcune case e una moschea.
Non è chiaro quale sia stata la reazione da parte della comunità islamica, ma testimoni oculari raccontano di aver visto alcuni musulmani trascinati fuori dagli autobus e picchiati. Ci sarebbero stati anche episodi di rapine.
Per fermare le violenze la polizia avrebbe usato gas lacrimogeni. Secondo alcune testimonianze non ancora confermate, le forze dell'ordine avrebbero anche aperto il fuoco per disperdere la folla. Diverse persone sono rimaste ferite.
Da diversi mesi il Bbs e altre organizzazioni analoghe attaccano - in modo verbale e fisico - le comunità di minoranza dello Sri Lanka, in particolare quella islamica. Tali gruppi "giustificano" i loro atti persecutori, discriminatori e violenti affermando di voler proteggere la popolazione buddista e singalese (di maggioranza, ndr), e la sua religione.