Seoul, la Chiesa lancia il “Progetto per la natalità”
di Theresa Kim Hwa-young
Ideato nel corso dell’ultimo Congresso nazionale per la vita, il Progetto si propone di operare sul campo sociale contro l’alto numero di aborti e il bassissimo tasso di natalità che affligge la Corea del Sud.
Seoul (AsiaNews) - La Chiesa coreana si conferma impegnata in prima linea contro l’aborto e per l’aumento del tasso di natalità nel Paese: la Commissione episcopale per la bioetica e le associazioni pro-life che operano nel Paese si sono unite in occasione della “Messa per la vita”, celebrazione scelta per lanciare il “Progetto per la natalità” in Corea del Sud.
La funzione si è svolta nella cattedrale di Seoul, la Myeongdong, lo scorso 7 febbraio. Il Progetto è stato ideato e proposto durante i lavori del Congresso nazionale per la vita, che si è svolto il 9 e il 10 luglio a Umseong, nella provincia centrale di Chungcheongbuk-do.
Fra i promotori più convinti ci sono la Commissione per la vita e le atività pro-life di Seoul, emanazioni della Chiesa cattolica coreana. Inoltre, il Progetto vanta l’appoggio del Consiglio permanente della Conferenza episcopale coreana.
In concreto, il “Progetto per la natalità” è composto da cicli di preghiera, attività educative per le coppie e i più giovani e da progetti pubblicitari che mirano a far aumentare la partecipazione popolare. Nello specifico, si prega per le madri single; si cerca di aiutare le situazioni familiari meno avvantaggiate e si spiega l’educazione pro-life nelle parrocchie e nelle scuole cattoliche.
Il padre Gabriel Chang Bong-hun si è assunto la responsabilità di guidare, come presidente, la conferenza del “Progetto per la natalità” e ha nominato diversi rappresentanti – fra i movimenti e le organizzazioni – per i diversi settori di sviluppo del Progetto.
Il problema degli aborti e del basso tasso di natalità è da sempre uno dei campi in cui la Chiesa coreana è maggiormente impegnata. Predicando l’importanza della famiglia e delle nascite come strumento di sviluppo della società e dell’economia, i cattolici si sono guadagnati il rispetto della maggior parte dell’opinione pubblica della società coreana.
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