Scende ancora il prezzo del petrolio
Il ministro iraniano del petrolio vuole portare la produzione di Teheran fino a 4 milioni di barili al giorno. Né Opec, né Russia appaiono desiderosi di diminuire la produzione. Il dollaro si è rafforzato dopo le dichiarazioni della presidente della Federal Reserve.
Hong Kong (AsiaNews/Agenzie) – Il prezzo del petrolio è stato ritoccato al ribasso. Gli analisti attribuiscono il fatto al forte valore del dollaro e alle dichiarazioni espresse dal ministro iraniano per il petrolio, che ha deciso di accrescere la produzione, pur in una situazione di enorme offerta.
Il ministro Bijan Zangeneh ha detto che l’Iran necessita di accrescere la sua produzione per riguadagnare la fetta di mercato perduta durante il periodo sotto le sanzioni internazionali, che sono state tolte lo scorso gennaio. Da allora Teheran sta cercando di raggiungere la quota di 4 milioni di barili al giorno. Al presente è giunta a quota 3,8 milioni.
Stamane alle 12 (ora locale), il prezzo del West Texas Intermediate era a 46,34 dollari; il Brent a 48,31. Rispetto a ieri i prezzi sono scesi di 1 e di 6 cents al barile.
Il dollaro si è rafforzato dopo che il capo della Federal Reserve, Janet Yellen, ha segnalato alcuni giorni fa che gli Usa potevano ora permettersi un incremento del tasso di interesse.
In settembre è programmato un incontro con l’Opec e la Russia per studiare modi per innalzare il prezzo del petrolio. Nessuno degli interlocutori sembra però intenzionato a ridurre la produzione.