Pyongyang rimuove 636 mine al confine. Proteste per le esercitazioni Corea del Sud-Usa
Completate le operazioni per il disarmo nella Joint Security Area di Panmunjom. Nord e Sud avviano la dismissione di 20 posti di guardia situati all'interno della Zona Demilitarizzata. Dopo sei mesi di pausa, Corea del Sud e Stati Uniti hanno ripreso il Programma di esercitazioni navali. Il Nord: “Azioni militari anacronistiche, a rischio dialogo e pace”.
Seoul (AsiaNews/Agenzie) – La Corea del Nord ha rimosso 636 mine terrestri dal villaggio di Panmunjom, al confine con la Corea del Sud. È quanto riporta oggi Jeong Kyeong-doo, ministro della Difesa di Seoul, aggiungendo che la Marina militare del Sud continuerà le esercitazioni in corso con gli Stati Uniti. Secondo Pyongyang, queste rappresentano tuttavia una violazione dell’accordo inter-coreano (Cma), siglato dai leader delle due Coree lo scorso settembre.
L’intesa chiede alle due parti di adottare una serie di misure volte a rafforzare la fiducia, compreso il ritiro di truppe e armi da fuoco dalla prima linea. Il 20 ottobre scorso, Nord e Sud hanno completato le operazioni per il disarmo delle mine antiuomo nella Joint Security Area (Jsa) di Panmunjom. Dopo averne richiamato il personale di stanza, le due Coree hanno avviato anche la dismissione di 20 posti di guardia situati all'interno della Zona Demilitarizzata (Dmz).
Dopo sei mesi di pausa, la scorsa settimana Corea del Sud e Stati Uniti hanno ripreso il Programma di esercitazioni navali della Corea (Kmep). Questa mattina, il Rodong Sinmun, quotidiano del governo di Pyongyang ne ha denunciato la ripresa. L’organo di Partito invita il Sud e gli Usa a “comportarsi ragionevolmente” e astenersi da azioni militari “anacronistiche”, che potrebbero minare il dialogo e la pace nella penisola coreana. In risposta, il ministero della Difesa di Seoul sottolinea che tali manovre, “di natura difensiva”, si svolgono ogni anno.