Pyongyang prepara un test nucleare per la visita di Obama in Corea
Seoul (AsiaNews) - A pochi giorni dall'arrivo del presidente americano sulla penisola coreana, il regime di Pyongyang "ha intensificato le attività" nel sito nucleare di Punggye-ri. Lo affermano fonti anonime dell'intelligence sudcoreana, che temono un nuovo test atomico nel corso della visita di Barack Obama a Seoul. La Corea del Nord "potrebbe effettuarlo, o fare finta di effettuarlo, per alzare il prezzo del ritorno al tavolo del disarmo".
Fino a oggi, il governo di Pyongyang ha condotto tre test nucleari non autorizzati dalla comunità internazionale: nel 2006, 2009 e 2013. L'ultimo, quello del febbraio dello scorso anno, ha provocato una nuova stretta delle sanzioni internazionali contro il Paese, uno dei più poveri al mondo. I capi di Stato maggiore della Difesa sudcoreana hanno creato un team di esperti per monitorare la situazione: tuttavia, essendo impossibile entrare nel Paese, è molto difficile tenere sotto controllo l'avanzamento dei lavori.
Il regime guidato da Kim Jong-un non nega le intenzioni ostili. Sul Rodong Sinmun, organo ufficiale del Partito dei lavoratori, è uscito ieri un editoriale che definisce la visita di Obama in Corea "un atto reazionario ed estremamente pericoloso, che porta le nubi scure della guerra nucleare". Citando un alto rappresentante del ministero nordcoreano degli Esteri, il giornale continua: "Gli Stati Uniti sono il Paese più aggressivo nei confronti della penisola Chosun [il nome tradizionale della Corea unita ndr] e continuano a minacciarci con continue esercitazioni militari".
Di conseguenza, sempre secondo il Sinmun, "la politica della nostra Repubblica è chiara. Accelerare gli sforzi per ottenere strumenti di auto-difesa in grado di rispondere con decisione alle ostilità americane. Se gli Usa continueranno a minacciare il nostro profitto nazionale, allora avranno un risultato negativo anche per il loro regime".
La visita di Obama rientra in un ampio tour nei Paesi dell'Asia orientale che inizia oggi dal Giappone. L'arrivo del presidente americano a Seoul è previsto per il 25 aprile: qui rimarrà tre giorni. Dopo sarà la volta della Malaysia e infine delle Filippine.