Prof. Del Boca: La Nato sta fallendo in Libia, i media nascondono la verità
Citando le dichiarazioni di un alto funzionario libico, Del Boca spiega che la Nato ha distrutto meno del 30% dell’arsenale libico. Inoltre Gran Bretagna e Francia non avrebbero più fondi per continuare la No Fly Zone. “L’unica alternativa per sbloccare la situazione – afferma lo storico - è un attacco di terra, vietato però dalla risoluzione Onu 1973. Per questa ragione Francia e Gran Bretagna hanno inviato in Libia due porta elicotteri, facendo rientrare l’azione dentro le risoluzioni delle Nazioni unite”.
Oggi, Jacob Zuma, presidente sudafricano, incontrerà i vertici del governo libico per trattare un cessate- il-fuoco, ma in molti sono scettici su un esito positivo della visita. Per Del Boca nessuno dei Paesi coinvolti è interessato a una risoluzione pacifica del conflitto. Infatti “le vere ragioni di questa guerra sono il controllo dei pozzi di petrolio e i 200 miliardi di dollari dello Stato libico depositati nelle banche straniere”.
“Ormai la guerra è in piena illegalità – sottolinea Del Boca - la Libia è ancora un Paese sovrano. L’Europa è intervenuta in una guerra appoggiando una parte della popolazione contro l’altra, nonostante le risoluzioni Onu vietino a Paesi terzi di coinvolgersi in guerre civili”.
Per lo storico il problema maggiore è l’appoggio arbitrario della Nato al Consiglio nazionale di transizione, che di recente ha di nuovo richiesto fondi per continuare la guerra. “Nessuno conosce i ribelli di Bengasi – spiega – e secondo fonti locali le città della Cirenaica sono diventate rifugio per criminali, spie e membri di gruppi estremisti, provenienti anche da altri Paesi”.
Secondo i media tunisini, ieri due guardie di frontiera sono rimaste uccise in uno scontro a fuoco con nove uomini armati, appartenenti a un movimento estremista, che tentavano di unirsi ai ribelli di Bengasi.