27/01/2018, 11.41
VATICANO - ISLAM
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Presto beati i sette monaci di Tibhirine

Promulgato il decreto vaticano del martirio per i monaci trucidati, mons. Pierre Claverie, vescovo di Orano e per altri 11 religiosi e religiose tutti uccisi fra il 1994 e il 1996 durante la guerra civile algerina. I dubbi sulle responsabilità nell’assassinio.

Città del Vaticano (AsiaNews) – I sette monaci trappisti di Tibhirine (Algeria), uccisi nel 1996, saranno presto beati. La Sala stampa vaticana ha reso noto oggi che papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto riguardante il loro martirio. Assieme al loro, viene riconosciuto il martirio di mons. Pierre Claverie, domenicano vescovo di Orano, e di altri 11 religiosi e religiose “uccisi in odio alla fede in Algeria dal 1994 al 1996”.

La vicenda dei monaci di Tibhirine si situa nel contesto della guerra civile che ha insanguinato l’Algeria negli anni ’90, fra il governo di Algeri e diversi gruppi islamici che rivendicavano una vittoria elettorale, boicottata con un colpo di Stato militare. La guerra, continuata per quasi un decennio ha causato la morte di centinaia di migliaia di persone, spesso trucidate in modo sanguinario e crudele.

I sette monaci appartenevano alla comunità di Tibhirine, fondata nel 1938 vicino alla città di Médéa, a 90 km a sud di Algeri. Essi intrattenevano buoni rapporti con la popolazione quasi totalmente islamica, sebbene ci fosse qualche tensione con alcune frange più fondamentaliste. Nella notte fra il 26 e il 27 marzo del 1996 essi sono stati rapiti da un gruppo di terroristi. Il 21 maggio, il Gia (Gruppo islamico armato) ne ha annunciato l’uccisione. Il 30 maggio sono state ritrovate le loro teste, ma i loro corpi non sono stati mai trovati. Analisi, studi e ricerche sul loro assassinio fanno emergere dubbi sulla versione ufficiale algerina che scarica tutte le responsabilità della loro morte sull’estremismo islamista. La vicenda dei sette monaci martiri è stata narrata nel film “Uomini di Dio”.

Mons. Pierre Claverie (1938-1996), nato in Algeria da genitori francesi, ha studiato in Francia, ma poi, da domenicano è ritornato nel Paese nord-africano dove si è impegnato nell’opera ecumenica di dialogo con la cultura e la religione islamica. È stato ordinato vescovo di Orano il 9 ottobre 1981, nella cattedrale di Algeri, alla presenza di moltissimi amici musulmani. Il 1° agosto 1996 è stato ucciso da una bomba, insieme al suo autista e amico musulmano, Mohamed Bouchikhi, mentre rientravano nell’episcopio. Al suo funerale, i suoi amici islamici lo hanno definito “il vescovo dei musulmani”.

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