22/01/2010, 00.00
CINA
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Per le autorità cinesi Gao Zhisheng “si trova dove è giusto che sia”

Il noto avvocato e attivista per i diritti umani è sparito da un anno. Ieri, il ministero cinese degli Esteri ha ammesso e difeso la sua detenzione. L’avvocato: “È una menzogna, la famiglia non ha idea di dove sia”.
Pechino (AsiaNews/Agenzie) – Gao Zhisheng, il noto avvocato cristiano e attivista per i diritti umani, “si trova dove è giusto che sia”. Lo ha detto ieri Ma Zhaoxu, portavoce del ministero cinese degli Esteri, nel primo accenno ufficiale all’arresto del legale sparito ormai da un anno. Gao, uno dei dissidenti più conosciuti della Cina intera, sta scontando probabilmente una condanna al carcere: durante alcuni brevissimi contatti con degli amici, ha raccontato di aver subito delle torture da parte delle forze di sicurezza cinesi.
 
In un memoriale che è riuscito a portare all’estero, parla di pestaggi, shock elettrici e altri tipi di violenze commesse dentro le carceri di Pechino. Il fratello di Gao, all’inizio di gennaio, ha raccontato di aver chiesto informazioni sull’avvocato ai poliziotti che, nel febbraio del 2009, lo hanno portato via: gli agenti hanno detto che in settembre Gao “è scomparso”.
 
Il commento di ieri del rappresentante del ministero tranquillizza chi pensava che il legale fosse stato ucciso: “Le competenti autorità giudiziarie hanno deciso su questo caso. Secondo la legge e il diritto cinese, questa persona si trova esattamente dove dovrebbe essere”. Tuttavia, non ha fornito ulteriori particolari. Li Fangping, avvocato del dissidente, ha definito oggi il commento del ministero “estremamente insincero. Dopo un anno nessuno, neanche la famiglia, sa dove si trovi Gao”.
 
Gao Zhisheng è stato arrestato la prima volta nell’agosto del 2006. Dopo un processo durato un giorno, è stato condannato agli arresti domiciliari. Le accuse contro di lui prevedono la famigerata “sovversione anti-statale”, una formula giuridica che viene usata per incarcerare chi parla contro il governo o il Partito comunista. Nello specifico, Gao è salito alla ribalta dopo aver pubblicato tre lettere aperte ai leader cinesi, chiedendo democrazia e rispetto per i diritti umani.
 
La sua situazione si è aggravata a partire dal 2008, quando ha ripreso a usare internet per inviare in giro per il mondo articoli contro la repressione cinese. Le autorità hanno prima usato intimidazioni e violenza per cercare di farlo tacere, ma lo scorso febbraio lo hanno prelevato e fatto sparire.
 
Gao Zhisheng, 44 anni,  era membro stimato del Partito comunista e lodato come uno dei migliori avvocati del Paese. Poi ha difeso i diritti di minatori, cristiani sotterranei, seguaci del Falun Gong contro la autorità. Nel 2007 l’avvocato ha scritto una lettera aperta al Congresso Usa denunciando le violazioni contro i diritti umani in Cina. Questo suo impegno ha portato al suo arresto.
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