16/07/2016, 08.33
PAKISTAN
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Per la prima volta due membri delle minoranze religiose tra i leader della regione tribale pakistana

Si tratta di Wilson Wazir Masih, cristiano, e Gormeet Singh, di religione sikh. I due uomini hanno ottenuto il titolo di “Malik”, cioè “anziani tribali”. Le comunità che rappresentano, circa 30mila persone, saranno riconosciute come residenti legali e avranno l’accesso ai diritti in campo sociale, educativo e sanitario.

 

Islamabad (AsiaNews/Agenzie) – Per la prima volta nella storia del Pakistan, le autorità di Islamabad hanno riconosciuto a due esponenti delle minoranze religiose, un sikh e un cristiano, il titolo di “leader tribali” nelle Aree tribali di amministrazione federale (Fata). Il riconoscimento consentirà ai membri dei due gruppi minoritari, circa 30mila persone, di vedere garantiti e rispettati i propri diritti in campo sociale, educativo, sanitario.

Wilson Wazir Masih, cristiano, e Gormeet Singh, di religione sikh, hanno ottenuto la denominazione “Malik”, un termine che in lingua locale pashto viene tradotto come “anziano della tribù”. Entrambi riceveranno dal governo una retribuzione, ma soprattutto potranno partecipare ai jirga (consigli locali) per redimere dispute o presentare petizioni davanti alle autorità. I funzionari amministrativi locali e federali avranno l’obbligo di coinvolgerli nelle consultazioni.

È la prima volta che un tale privilegio viene accordato ai membri delle minoranze cristiana o sikh. La Fata è una regione all’estremità nord-occidentale del Paese, al confine con l’Afghanistan. La maggioranza dei 10 milioni di residenti appartiene a vari gruppi tribali di etnia pashtun.

La zona è stata per anni terreno fertile di reclutamento per i talebani, che hanno applicato sui residenti misure repressive come le tasse religiose. La presenza dei militanti islamici ha costretto migliaia di persone a fuggire dalle proprie terre e a trovare rifugio in altre città del Pakistan.

Masih spera che la decisione di Islamabad contribuisca a “cambiare in meglio le sorti della comunità. Ora la nostra gente è entrata di diritto nel tessuto sociale delle Aree tribali. Potremo ottenere i posti di lavoro riservati alle minoranze, i nostri figli saranno ammessi ai college, alle università e ad altri istituti professionali”.

Grazie a questo riconoscimento, le comunità sikh e cristiana saranno considerate come residenti legali all’interno della regione, e i membri potranno fare richiesta di borse di studio, lavori, servizi, e far valere i propri diritti. Singh ha dichiarato: “Potremo avere acqua potabile, scuole e altri vantaggi per le nostre comunità”.

Abdul Razzaq Afridi, un leader tribale pashtun, ha accolto con favore la nomina dei due uomini, resa possibile dal recente indebolimento degli estremisti e dai tentativi di Islamabad di attuare riforme. “Vogliamo avere buoni rapporti con le minoranze – ha detto – così come una vita migliore nella nostra terra. Ora il governo deve fare in modo che esse siano rappresentate in modo effettivo e possano godere del diritto a vivere in pace”.

 

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