Per il governo di Dhaka almeno 11 Ong finanziano gruppi terroristici
Le organizzazioni avrebbero ricevuto il denaro fin dal 2012. I fondi provengono da Paesi del Medio Oriente – come Kuwait, Qatar e Arabia saudita – e Regno Unito. I gruppi islamici hanno aperto scuole, madrasse, ospedali e centri di formazione. Almeno 231 associazioni avrebbero foraggiato il terrorismo, con 500mila dipendenti su tutto il territorio.
Dhaka (AsiaNews) – Nel tentativo di frenare la diffusione dell’islam radicale che ha portato alla strage di stranieri nel caffè di Dhaka, le autorità del Bangladesh hanno messo sotto osservazione 11 organizzazioni non governative (Ong). Esse sono sospettate di aver ricevuto fondi dall’estero per finanziare gruppi terroristici banditi in patria. Fonti vicine al governo rivelano che le Ong in questione avrebbero ricevuto il denaro a partire dal 2012 e invece di spenderlo in attività di sviluppo per combattere la povertà – come dichiarato in via ufficiale – lo avrebbero consegnato nelle mani dei militanti islamici.
Tra le organizzazioni sorvegliate vi sono diversi nomi noti: Muslim Add Bangladesh, Rabata Al-Alam Al-Islmi, Qater Charitable Society, Islamic Relief Agency, Kuwait Joint Relief Committee, solo per citarne alcuni. Nel corso degli anni, le Ong hanno ricevuto finanziamenti da vari Paesi del Medio Oriente – come Kuwait, Qatar e Arabia saudita – e dal Regno Unito.
K M Abuds Salam, direttore generale dell’Ufficio per gli affari delle Ong, ha dichiarato: “Stiamo monitorando le organizzazioni. Se accerteremo il loro coinvolgimento in attività terroristiche, prenderemo seri provvedimenti”.
Negli ultimi anni il Paese ha assistito ad una pericolosa deriva islamica, che ha portato all’uccisione di circa 40 persone, tra cui cristiani, indù, stranieri, blogger e attivisti Lgbt. La maggior parte di essi sono stati trucidati in pieno giorno a colpi di machete.
In Bangladesh vivono circa 160 milioni di persone, di cui la maggioranza professa la fede islamica. Gruppi islamici radicali hanno fondato college, scuole, madrasse (scuole islamiche), gestiscono ospedali e centri di formazione.
Secondo il professor Abul Barakat, almeno 231 organizzazioni avrebbero ricevuto fondi per foraggiare il terrorismo. “Grazie a questi soldi – afferma – esse impiegano a tempo pieno 500mila lavoratori. Ma il Corano non predica il jihad (guerra santa) violento”.
08/05/2019 15:51
08/05/2017 15:11
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