28/11/2019, 08.30
HONG KONG-CINA-USA
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Pechino minaccia gli Usa per la firma di Trump alla legge su Hong Kong

di Paul Wang

Il ministero cinese degli Esteri denuncia la “pesante interferenza” e minaccia “conseguenze”. Trump ha firmato anche una legge che vieta la vendita alla polizia di Hong Kong di munizioni, lacrimogeni e proiettili di gomma. Trump spera che Cina e Hong Kong risolvano “amichevolmente” le differenze. Finora la polizia ha arrestato circa 5mila dimostranti. Fra questi vi sono adolescenti di 12-16 anni.

Hong Kong (AsiaNews) – Il governo cinese ha criticato con forza la decisione di Donald Trump di firmare la legge su democrazia e diritti umani ad Hong Kong giudicandola una “pesante interferenza” negli affari interni della Cina e ha minacciato “conseguenze”.

Quest’oggi, poche ore dopo la firma della legge, già approvata dalla Camera dei rappresentanti e dal Senato, il ministero cinese degli Esteri ha bollato come una “palese mossa di egemonia” la firma di Trump. Subito dopo, l’Ufficio per gli affari di Hong Kong e Macao, ha accusato gli Usa di “arroganza” e di essere “la mano nera” dietro le proteste del movimento anti-estradizione.

Anche il governo di Hong Kong ha dichiarato che la firma della legge invierà “un segnale sbagliato” di sostegno ai dimostranti.

La “legge sui diritti umani e la democrazia ad Hong Kong” prevede sanzioni contro personalità del governo a Hong Kong e in Cina che ledono i diritti umani e la libertà del territorio. Inoltre, domanda alla Segreteria di Stato di verificare l’autonomia e lo stato di diritto presente ad Hong Kong. Nel caso che il territorio sia ormai gestito come la Cina, inficiando il principio “Un Paese, due sistemi”, esso perderebbe le condizioni speciali di commercio con gli Usa di cui gode al momento.

La legge è stata richiesta a gran voce nelle manifestazioni anti-estradizione in questi 6 mesi e ha sempre ricevuto piogge di critiche da Pechino.

In un velato attacco contro la polizia di Hong Kong, Trump ha anche votato una legge che proibisce agli Stati Uniti di vendere munizioni, lacrimogeni e proiettili di gomma “made in Usa” alle forze dell’ordine del territorio.

Da parte sua Trump ha dichiarato di aver firmato le leggi su Hong Kong in “pieno di rispetto per il presidente Xi, la Cina e la gente di Hong Kong”. Egli ha anche detto che spera che “Cina e Hong Kong possano amichevolmente appianare le loro differenze, giungendo a una pace imperitura e alla prosperità per tutti”.

Intanto nel territorio la situazione rimane tesa, ma più tranquilla che in passato. La polizia è entrata stamane nel Politecnico alla ricerca dei rimanenti dimostranti che avevano occupato l’università e che erano rimasti assediati dalle forze dell’ordine per quasi una settimana. Già ieri un gruppo di psicologi e di personale sanitario d’emergenza avevano visitato il luogo, ma non hanno trovato alcun giovane.

In Central e in altre zone si verificano ancora le passeggiate del “Pranza con me” che bloccano le strade; il tunnel che lega l’isola di Hong Kong alla penisola di Kowloon è stato riaperto ieri.

L’attivista Joshua Wong, che ha apprezzato la firma di Trump per la legge su Hong Kong, ha dichiarato che in questi mesi la polizia ha arrestato circa 5mila dimostranti. Fra questi vi sono anche adolescenti di 12-16 anni.

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