23/04/2015, 00.00
IRAQ
Invia ad un amico

Patriarcato caldeo e Caritas in aiuto alle famiglie musulmane sfollate di Tikrit e Anbar

di Joseph Mahmoud
Almeno 2mila famiglie musulmane, in fuga dallo Stato islamico, hanno beneficiato di aiuti e donazioni. Per Mar Sako si tratta di una “iniziativa fraterna” che mostra “in modo concreto” la “solidarietà dei cristiani”. Leader musulmani: gesti che ricostruiscono la “fiducia fra comunità”. Continua la campagna lanciata da AsiaNews “Adotta un cristiano di Mosul”, anche questa rivolta non solo ai cristiani.

Baghdad (AsiaNews) - Patriarcato caldeo e Caritas in Iraq hanno portato oggi aiuti ad almeno 2mila famiglie musulmane sfollate da Tikrit e Anbar, teatro dell’ultima offensiva delle milizie dello Stato islamico (SI). Interpellato da AsiaNews sua beatitudine Mar Louis Raphael I Sako ha sottolineato l’importanza di questa “iniziativa fraterna”, resa possibile da quanti hanno guidato e accompagnato camion e mezzi utilizzati per la consegna. “I nostri fedeli - ha aggiunto il leader della Chiesa irakena - hanno voluto esprimere in modo concreto la solidarietà dei cristiani ai loro fratelli musulmani, alleviandone in questo modo la loro sofferenza”. 

Il patriarca caldeo ricorda che “Cristo ci ha comandato di aiutare le persone nel bisogno”, in particolare quelli “che riteniamo essere nostri fratelli”. Egli ha aggiunto che “siamo venuti qui oggi per esprimere il nostro dolore per quanto sta accadendo nel nostro Paese”, per le distruzioni, le uccisioni, le centinaia di migliaia di sfollati.

“Noi cristiani abbiamo sofferto molto - prosegue mar Sako - soprattutto a Mosul e nella piana di Ninive”. Rivolgendosi alle famiglie di sfollati musulmani, in fuga da Tikrit e Anbar, egli ha sottolineato che “siamo venuti a dirvi che condividiamo la vostra sofferenza e vi amiamo”. E ha infine auspicato che “queste tragedie finiscano presto” e le persone “possano tornare nelle loro case e vivere in piena pace e sicurezza”. 

L’iniziativa promossa dai leader cristiani e dalla comunità dei fedeli ha ricevuto l’apprezzamento non solo delle famiglie che hanno beneficiato degli aiuti, ma anche di autorevoli esponenti della comunità musulmana irakena. I due sceicchi Mohamed e Mahmoud Ghurery hanno elogiato la vicinanza e la solidarietà della minoranza cristiana, parlando di “iniziativa nobile e fraterna”. “La religione cristiana - hanno aggiunto - è amore e voi, ora, l’avete incarnato in un gesto concreto”.

I leader musulmani hanno aggiunto di non dimenticare i molti attestati di stima e solidarietà ricevuti in questi anni dai cristiani, perché quella di oggi “non è la prima volta”. “Queste iniziative - concludono - consolidano la coesistenza e ricostruiscono la fiducia. Dio vi benedica e vi ringraziamo dal profondo del nostro cuore”.

Intanto prosegue la campagna lanciata nei mesi scorsi da AsiaNews “Adotta un cristiano di Mosul”, per portare un aiuto concreto alle centinaia di migliaia di famiglie cristiane, yazide, musulmane che, ormai da mesi, hanno dovuto abbandonare le loro case a Mosul e nella piana di Ninive per sfuggire ai jihadisti (per aderire alla campagna, clicca qui). L'iniziativa finora ha permesso la raccolta e l'invio di circa 1,2 milioni di euro per il fabbisogno quotidiano. Ora l’obiettivo è raccogliere 3,5 milioni di euro per garantire agli sfollati un tetto e una casa in cui vivere. 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Iraq, card. Sako: se Roma tace a rischio il futuro dei cristiani iracheni
19/09/2023 12:15
Il card. Sako costretto a lasciare Baghdad trasferendosi a Erbil
17/07/2023 11:38
Baghdad, il patriarcato caldeo lancia il “Consiglio delle Chiese d’Iraq”
13/01/2017 12:29
Cox’s Bazar: la Caritas distribuisce cibo a 70mila Rohingya
12/10/2017 11:37
Profughi : ricostruire Mosul in convivenza e armonia (VIDEO)
01/12/2016 10:10


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”