Passerà per il Mekong il petrolio del Medio Oriente
Bangkok (AsiaNews/Agenzie) –
L’agenzia statale cinese Xinhua ha detto che il 29 dicembre due navi cinesi hanno portato 300 tonnellate di petrolio raffinato da un porto della provincia di Chiang Rai in Thailandia fino alla sud occidentale provincia cinese dello Yunnan. Xinhua commenta che, secondo esperti, “il fiume è un’alternativa allo Stretto di Malacca per il trasporto navale del petrolio che assicura il rifornimento allo Yunnan e al sudovest cinese”.
Almeno 60 milioni di persone vivono lungo il suo corso e ne dipendono per acqua, cibo e trasporti. Secondo
In passato
C’è grande preoccupazione tra i gruppi ambientalisti. Premrudee Daoroung, direttore della Towards Ecological Recovery and Regional Alliance di Bangkok, ha osservato che l’accordo tra gli Stati è stato fatto in segreto, senza preoccuparsi dell’opinione di chi vive lungo il fiume. “Questo – conclude – conferma chi è che controlla il
E’ indicato un elevato rischio di possibili perdite di petrolio, anche perché la navi usate non hanno le misure di sicurezza delle petroliere. Chainarong Srettachau, direttore della thailandese Southeast Asia Rivers Network, osserva che se fuoriesce petrolio “si disperderà subito a valle e non potremo contenerlo come si può fare nell’oceano”.
Ma esperti osservano che Pechino ha un grande potere economico nei confronti degli altri Stati interessati e non si lascerà fermare da preoccupazioni ambientaliste, perché vuole trovare una via alternativa allo Stretto di Malacca. Intanto, infatti, studia la costruzione di un oleodotto dal porto di Sittwe in Myanmar nella Baia di Bengala a Kunming, capitale dello Yunnan, attraverso regioni densamente abitate da minoranze etniche del Myanmar, come gli Arakan e lo Stato Shan. “Forse ci saranno spostamenti forzati… perché l’oleodotto attraversa zone molto popolate”, osserva Wong Aung, portavoce del Movimento Shwe Gas, ong che tutela i diritti della minoranza etnica Arakan. “I cinesi, nella loro sete di petrolio, non si preoccupano delle distruzioni ambientali”. (PB)
09/01/2018 13:31