Parigi, 56 leader mondiali e oltre 3 milioni di persone in marcia contro il terrorismo
Parigi (AsiaNews/Agenzie) - Mentre il presidente francese François Hollande si prepara a presiedere un incontro con i suoi ministri per discutere della sicurezza nazionale, è ancora vivo il ricordo della marcia tenuta ieri a Parigi in segno di unità e solidarietà alle 17 vittime degli attacchi terroristici della scorsa settimana. Quasi 3,7 milioni di persone si sono riversate nella capitale per partecipare all'evento, in quello che l'Eliseo definisce "il più grande raduno" della storia di Francia.
Insieme a cittadini di tutte le nazionalità e religioni, 56 leader mondiali hanno partecipato alla marcia. Tra loro c'erano il Primo ministro inglese David Cameron, il cancelliere tedesco Angela Merkel, re Abdullah di Giordania, il presidente palestinese Mahmoud Abbas e quello israeliano Benjamin Netanyahu, insieme ai leader di Spagna, Italia, Unione Europea, Turchia e Tunisia. A rappresentare gli Stati Uniti è intervenuta Jane Hartley, ambasciatrice Usa presso la Francia. Assenti però i capi di Stato dei Paesi arabi, mentre il re del Marocco ha reso noto che "non poteva intervenire" in quanto erano esposte le vignette su Maometto.
"Ho sentito che era importante venire", spiega Naima Zouali, marocchina di 60 anni che vive a Londra. Sfilando con un cartello con scritto "Je suis Marocaine, Je suis Charlie", la donna aggiunge: "Per me, queste persone non rappresentano l'islam".
Altre 700mila persone hanno partecipato ad analoghe manifestazioni in varie città della Francia, tra cui Tolosa, Lione, Rennes, Nizza e Marsiglia.
La marcia di Parigi è partita da Place de la Republique e si è conclusa a Place de la Nation, a pochi metri dal supermercato kosher dove il 9 gennaio è avvenuto uno degli attentati. Gli attacchi sono iniziati il 7 gennaio, quando i fratelli Kouachi hanno fatto irruzione nella redazione della rivista satirica Charlie Hebdo, uccidendo 12 persone, inclusi otto giornalisti e due poliziotti.
Il giorno seguente, un uomo uccide una poliziotta e ferisce un passante. Viene identificato come Amedy Coubaly. Il 9 gennaio i due fratelli si asserragliano in magazzino industriale a Dammartin-en-Goele, a 35 km da Parigi. Intanto, Coubaly prende in ostaggio i clienti di un supermercato kosher, uccidendone quattro. In due raid contemporanei, la polizia uccide i Kouachi e il loro complice.
Nella mattinata di ieri, poche ore prima dell'inizio della marcia, è apparso un video di Coubaly, registrato forse prima degli attentati. In esso, l'uomo dichiara di lavorare con i Kouachi: "Ci siamo divisi in due squadre, per aumentare l'impatto delle nostre azioni". La polizia francese è sulle tracce di un quarto complice, Hayat Boumeddiene, compagna di Coubaly. Tuttavia, le autorità turche sostengono possa essere già fuggita in Siria, ben prima degli attentati.