22/04/2016, 12.22
BANGLADESH
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Nuovo vescovo ausiliare di Dhaka: Essere testimoni di Cristo per conquistare i cuori delle persone

di Sumon Corraya

Oggi l’arcidiocesi celebra l’insediamento di mons. Shorot Francis Gomes, nominato da papa Francesco a febbraio. Il presule proviene da una famiglia cattolica, dove l’esempio di fede dei genitori ha portato i tre figli a intraprendere il cammino di consacrazione. Offrirà alla Chiesa locale la sua esperienza con le famiglie e nella formazione dei sacerdoti.

Dhaka (AsiaNews) – Aiutare l’arcivescovo di Dhaka nel lavoro pastorale; offrire la sua lunga esperienza con le famiglie per risolvere i conflitti nelle relazioni matrimoniali; sostenere le vocazioni consacrate anche in un Paese a maggioranza islamica; diffondere il Vangelo e gli insegnamenti della Chiesa. Sono gli obiettivi di mons. Shorot Francis Gomes, che si è insediato oggi come vescovo ausiliario di Dhaka. Ad AsiaNews, che lo ha incontrato a margine della cerimonia, dice: “Se saremo testimoni di Cristo attraverso il nostro stile di vita, il lavoro ed essendo misericordiosi, potremo conquistare molti cuori in Bangladesh”.

Mons. Shorot, 51 anni, è stato nominato vescovo da papa Francesco all’inizio di febbraio. Egli è nato a Hasnabad, sempre nell’arcidiocesi, e la sua famiglia è molto conosciuta: i genitori frequentano la chiesa ogni mattina per la messa e recitano il rosario tutte le sere. L’esempio e la fede dei genitori hanno ispirato i figli: il presule e le due sorelle sono tutti consacrati.

Alla cerimonia d’insediamento hanno partecipato circa 6mila fedeli, due arcivescovi, sei vescovi e 100 sacerdoti. Mons. Patrick D’Rozario, arcivescovo della diocesi, ha affermato durante l’omelia: “Dio onnipotente ti ha scelto come vescovo di Dhaka. Il tuo compito è predicare il Vangelo e prenderti cura del tuo popolo. Ora tu sei un’autorità, ma non un dominatore della tua gente”.

Mons. Shorot ha ricoperto il ruolo di vicario generale della diocesi di Sylhet e ha lavorato per sette anni con le famiglie locali come membro ecclesiastico del Worldwide Marriage Encounter Bangladesh. Quell’esperienza, dice ad AsiaNews, “mi ha offerto l’opportunità di ascoltare i problemi delle famiglie, le questioni riguardanti la vita matrimoniale e la necessità per le coppie di creare delle relazioni sane per vivere una vita felice”.

L’unico modo per vivere in serenità, aggiunge, “è eliminare tutte le incomprensioni che portano al conflitto”. È questa dinamica che vuole attuare anche nei rapporti con la maggioranza musulmana del Paese: “La comunità cattolica rappresenta solo lo 0,4% della popolazione. Noi sappiamo che dobbiamo rispettare tutte le religioni e i gruppi tribali che affollano il Bangladesh. Abbiamo una grandissima opportunità di diffondere il Vangelo tra di loro”.

“Dobbiamo essere – continua – esempio di amore per le persone di fede differente dalla nostra, a maggior ragione che l’amore verso il prossimo è in declino, mentre sono in aumento forze malvagie”.

Mons. Shorot offrirà all’arcidiocesi anche la sua esperienza di rettore del seminario minore, dove insegnava “catechesi, preghiere e valori morali. Aiutavo a discernere la vocazione religiosa e a comprendere in pieno le responsabilità e i compiti sacerdotali”. 

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