03/07/2015, 00.00
ASIA
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Nell’anno 2015, i giovani celebrano gli anniversari di Taizé e di Frère Roger

di Frère Ghislain*
A 100 anni dalla nascita, a 10 anni dalla sua morte e a 75 anni dalla fondazione dell’esperienza di Taizé, il carisma di Frère Roger è vivo. Gesti di preghiera e di solidarietà in tutto il mondo asiatico: Filippine, Singapore, Corea, Thailandia, Vietnam. A Calcutta, preghiera attorno alla tomba di Madre Teresa, che Frere Roger visitò nel 1976 e nel 1997. In Giappone e ovunque l’esperienza della Chiesa unita, come “nel cuore di Dio”.

Taizé (AsiaNews) – Questo anno, il 2015, la comunità di Taizé celebra i 100 anni dalla nascita del suo fondatore, i 75 anni dal suo arrivo a Taizé e i 10 anni dalla sua morte. Tutti questi anniversari sono una speciale occasione per la comunità di ripensare in modo profondo l’eredità lasciata da Frère Roger ai suoi fratelli: come lo Spirito lo ha guidato, qual era il cuore della sua vita e come mantenere vivo tutto ciò.

Guardando indietro a questi 10 anni, siamo ancora più coscienti della potente perseveranza, coraggio e determinazione di Frère Roger, che per tutta la sua vita ha creduto che l’impossibile è possibile! Giungere da solo a 25 anni sulle colline di Taizé; avere l’idea di fondare una comunità in Francia, così ferita in profondità dalla guerra; iniziare una vita comune insieme ad alcuni pochi fratelli; credere nella riconciliazione fra cristiani di diverse confessioni; plasmare in modo graduale una liturgia che nutra la ricerca spirituale dei giovani che vengono da tutto il mondo… Tutte queste intuizioni fruttuose sono ancora oggi alla base della nostra vita.

Sul sito di Taizé, c’è una cartina del mondo che mostra i molti luoghi di preghiera sparsi sulla terra dove i giovani stanno pregando e esprimendo atti di solidarietà, nello spirito di Frère Roger che non ha mai separato la ricerca di Dio dalla solidarietà umana.

Alcune settimane fa, diversi giovani - che si incontrano in modo regolare – hanno ringraziato Dio per questa preghiera che li sostiene nella vita. Lo hanno fatto per esempio nella Xavier Hall di Bangkok (Thailandia), nella cattedrale di St Andrew a Singapore; nella parrocchia di St Martin a Saigon (Vietnam); in molte chiese di Hong Kong, nella cattedrale anglicana di Seoul (Corea del Sud), e in molti altri luoghi.

A Calcutta, i giovani si sono radunati alla Casa Madre delle missionarie della carità, attorno alla tomba di Madre Teresa, ricordando la visita di Frère Roger nel 1976 e nel 1997.

Nelle Filippine, la Commissione giovanile ha invitato tutte le province ecclesiastiche a compiere preghiere insieme a gesti di solidarietà. In molti luoghi, le preghiere sono state un’occasione per far pregare insieme giovani di diverse confessioni cristiane.

In Indonesia, preghiere e solidarietà sono andate di pari passo a Jakarta, Yogyakarta, Bandung, Surabaya, and Tembagapura. Yoke, uno studente che ha aiutato nella preparazione degli eventi, scrive: “Vogliamo mettere in pratica la nostra vocazione e la nostra fede come discepoli di Cristo. E oltre alla preghiera, organizziamo anche gesti di solidarietà come cercare libri per i gruppi di bambini e mamme che noi serviamo nel nostro campus. Maggio quando sono avvenuti i gesti di cui si parla – ndr] è il mese dell’educazione e della resurrezione nazionale. E’ un tempo perfetto per condividere e testimoniare la voglia di solidarietà nella nostra nazione”.

Anche in Giappone si sono tenuti momenti di preghiera attorno alla data del 12 maggio, a 100 anni dalla nascita di Frère Roger. A Ikebukuro Seikokai vi era una giornata di ritiro. Kimiko scrive: “Dopo una breve preghiera abbiamo guardato un video di Frère Roger. Poi, quattro persone di quattro differenti generazioni hanno condiviso con noi il modo in cui Frère Roger ha influenzato la loro vita. Essi hanno parlato delle loro profonde sofferenze, della loro debolezza, del loro dolore. In qualche modo ci hanno aperto la porta. Un fatto interessante: nessuna di queste quattro persone ha conosciuto Frère Roger in modo diretto. Eppure ci sono state di molto aiuto per comprendere il messaggio di Frère Roger. Una donna-pastore ha raccontato le sue sofferenze e il modo in cui le preghiere di Frère Roger l’hanno sostenuta nella vita. Una donna anziana ha raccontato la sua esperienza: a causa di una malattia agli occhi non ha mai potuto leggere nulla su Frère Roger. Dopo le conversazioni, abbiamo visto di nuovo i video e ho potuto costatare che in ogni persona, l’incontro aveva agito in modo specifico. Il pranzo è stato molto semplice e fra i piccoli gruppi il senso di condivisione era molto forte. Un sacerdote, che è pure musicista, ha composto un nuovo canto proprio in occasione dell’anniversario della nascita di Frère Roger. Le parole sono tratte da Gregorio di Nissa: “Coloro che seguono Cristo vanno da un inizio ad un altro”.  L’intero ritiro ci ha ridato la forza per un nuovo inizio”.

In questo modo, bambini, giovani e adulti di diverse tradizioni ecclesiali hanno fatto l’esperienza dell’universalità della Chiesa, di una Chiesa indivisa. Frère Roger diceva sempre: Nel cuore di Dio la Chiesa è una, non può essere divisa” (Letter 2005 “A future of peace”).

 

*Membro della comunità di Taizé.

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