Libero il blogger Alexei Navalny: “Il Paese è cambiato”
di Nina Achmatova
Scarcerato il simbolo delle proteste anti-brogli, che invita da subito a votare contro Putin alle presidenziali di marzo e avverte: le manifestazioni andranno avanti. Appuntamento per il 24 dicembre.
Mosca (AsiaNews) – E’ stato scarcerato a notte fonda a Mosca il blogger e simbolo delle proteste anti-governative in Russia, Alexey Navalny. Per paura che la sua liberazione si trasformasse in occasione di un nuovo raduno di protesta dopo le manifestazioni di piazza post-elettorali, le autorità hanno scelto un orario che ha radunato fuori dal carcere solo un centinaio tra giornalisti e sostenitori. Ad accogliere Navalny, quindi, molte telecamere, flash e fiori bianchi, colore diventato il simbolo del movimento d’opposizione russo.
Navalny è stato arrestato il 5 dicembre nella prima delle grandi manifestazioni che stanno contestando il risultato delle legislative vinte tra denunce di brogli dal partito putiniano Russia Unita. L'avvocato e blogger più famoso di Russia era stato condannato a 15 giorni di detenzione per “resistenza a pubblico ufficiale”.
Appena uscito dal carcere, Navalny non ha perso tempo e ha subito rilanciato la sua campagna contro Russia Unita, ribattezzata con lo slogan da lui coniato “partito dei ladri e dei truffatori”. Dopo aver smentito le voci che lo vorrebbero sfidante di Putin alle presidenziali di marzo – da lui ritenute “illegittime” - Navalny ha ribadito la sua strategia per mettere in crisi il potere pluridecennale di Putin. “Alle elezioni per la Duma chiedevo di votare contro il partito dei ‘ladri e dei truffatori’– ha dichiarato - ora chiedo di votare contro il primo degli impostori e dei ladri, il mio appello è votare per qualsiasi altro candidato”.
Su questo punto l’opposizione è divisa fin dall’inizio su chi concorda con le posizioni di Navalny e chi invece invita a un boicottaggio totale della consultazione popolare con l’astensionismo.
Quanto alle proteste, Navalnysi è detto convinto che andranno avanti: “Sono stato arrestato quindici giorni fa, esco, e mi ritrovo in un altro Paese”. La sua scarcerazione arriva ad appena tre giorni dall’appuntamento con la prossima grande manifestazioni anti-brogli in programma il 24 dicembre a Mosca. La speranza delle autorità è che con l’arrivo delle feste per il Nuovo Anno (festività più sentita del Natale in Russia) il malcontento popolare vada scemando e con lui anche il movimento d’opposizione.
Oltre a Navalny, è tornato in libertà anche Ilya Yashin, leader del movimento di opposizione 'Solidarnost', tra i principali organizzatori delle proteste, che per la prima volta in 15 anni hanno messo davvero in discussione l’autorevolezza di Putin.
Navalny è stato arrestato il 5 dicembre nella prima delle grandi manifestazioni che stanno contestando il risultato delle legislative vinte tra denunce di brogli dal partito putiniano Russia Unita. L'avvocato e blogger più famoso di Russia era stato condannato a 15 giorni di detenzione per “resistenza a pubblico ufficiale”.
Appena uscito dal carcere, Navalny non ha perso tempo e ha subito rilanciato la sua campagna contro Russia Unita, ribattezzata con lo slogan da lui coniato “partito dei ladri e dei truffatori”. Dopo aver smentito le voci che lo vorrebbero sfidante di Putin alle presidenziali di marzo – da lui ritenute “illegittime” - Navalny ha ribadito la sua strategia per mettere in crisi il potere pluridecennale di Putin. “Alle elezioni per la Duma chiedevo di votare contro il partito dei ‘ladri e dei truffatori’– ha dichiarato - ora chiedo di votare contro il primo degli impostori e dei ladri, il mio appello è votare per qualsiasi altro candidato”.
Su questo punto l’opposizione è divisa fin dall’inizio su chi concorda con le posizioni di Navalny e chi invece invita a un boicottaggio totale della consultazione popolare con l’astensionismo.
Quanto alle proteste, Navalnysi è detto convinto che andranno avanti: “Sono stato arrestato quindici giorni fa, esco, e mi ritrovo in un altro Paese”. La sua scarcerazione arriva ad appena tre giorni dall’appuntamento con la prossima grande manifestazioni anti-brogli in programma il 24 dicembre a Mosca. La speranza delle autorità è che con l’arrivo delle feste per il Nuovo Anno (festività più sentita del Natale in Russia) il malcontento popolare vada scemando e con lui anche il movimento d’opposizione.
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