Leader protestante: Commossa dalla visita di papa Francesco in Svezia
La rev. Henriette Hutabarat-Lebang, presidente del Sinodo indonesiano delle Chiese protestanti (Pgi), commenta ad AsiaNews l’incontro fra il pontefice e i luterani. La leader protestante è intervenuta all’assemblea della Conferenza episcopale indonesiana: “È un dialogo che prosegue da decenni e che ci arricchisce”.
Jakarta (AsiaNews) – La visita di papa Francesco in Svezia “è una buona notizia che viene dal Vaticano. È un momento importante sia per la Chiesa cattolica sia per quella protestante, il Papa mostra la sua magnanimità e grande umiltà nell’andare a Lund dopo essere stato invitato dalla Federazione mondiale luterana”. La rev. Henriette Hutabarat-Lebang, presidente del Sinodo indonesiano delle Chiese protestanti (Pgi), commenta così ad AsiaNews il viaggio compiuto da papa Francesco in Svezia, per partecipare alla commemorazione dei 500 anni della Riforma luterana.
Sono molto commossa, continua la donna, “dalla decisione del Papa e dai suoi gesti che senza sosta cercano la riconciliazione, le buone relazioni e la cooperazione con le altre comunità cristiane. Le sue azioni sono di buon esempio per noi e dobbiamo seguirle”. Per quanto riguarda le parole pronunciate dal pontefice durante il viaggio, “sono rimasta colpita quando ha detto: ‘Abbandoniamo il linguaggio di condanna e abbracciamo quello della misericordia’”.
Henriette Hutabarat-Lebang, nativa di Toraja (Sulawesi del sud) si è diplomata alla Scuola di teologia di Central Jakarta per poi frequentare un master in Teologia alla Richmond University. È stata direttrice dell’Istituto teologico delle Chiese di Toraja dal 2006 al 2010 e segretaria generale della Conferenza cristiana dell’Asia.
Lo spirito di unità fra i cristiani, afferma la leader protestante, è esemplificato in Indonesia dal rapporto fra la Conferenza episcopale cattolica (Kwi) e il Pgi. Hutabarat-Lebang è stata invitata ad intervenire il 31 ottobre scorso all’apertura dei lavori dell’assemblea della Kwi. In quell’occasione ha detto: “Ho la forte impressione che questo cortese invito sia un buon segno per entrambe le parti, affinché raggiungano una cooperazione sempre più efficace e fruttifera”.
Il cammino comune fra cattolici e protestanti, ha affermato la donna, “è un passo in avanti nella diffusione della Buona Novella al mondo, in una situazione in cui le persone vengono messe all’angolo e ci si guarda con sospetto e in modo sempre più ostile gli uni gli altri”.
La cooperazione fra Pgi e Kwi, ha ricordato la leader protestante, prosegue da decenni e ogni anno i due organi pubblicano un messaggio congiunto per Natale e per l’Anno nuovo: “Io sono arricchita a livello personale da decine di incontri e discussioni che ho avuto nella commissione del Consiglio mondiale delle Chiese e nel Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani, come anche nella Federazione delle Conferenze episcopali asiatiche (Fabc)”. Questo continuo lavoro comune, “ha fatto sì che Pgi e Kwi condividessero i problemi sociali dell’Indonesia per trovarvi una soluzione”.
01/11/2016 10:47