27/11/2019, 08.40
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Le salme dei morti nel camion frigo tornano in Vietnam per la sepoltura

Lo scorso 23 ottobre, la polizia britannica scopriva i cadaveri di 39 immigrati vietnamiti clandestini. A bordo di un volo commerciale da Londra, arrivati oggi ad Hanoi 16 corpi. Le famiglie delle vittime costrette a sottoscrivere prestiti col governo per pagare il trasferimento.

Hanoi (AsiaNews/Agenzie) – I primi resti delle 39 persone trovate morte lo scorso mese in un camion frigo nel Regno Unito sono arrivati in Vietnam questa mattina, ponendo fine all’attesa delle famiglie desiderose di seppellire i propri cari. Un volo commerciale della Vietnam Airlines ha trasportato da Londra ad Hanoi 16 corpi, accolti all’aeroporto di Nội Bài da ambulanze e personale di sicurezza. Le spoglie hanno subito cominciato il viaggio verso le province d’origine, nel Vietnam centrale.

Lo scorso 23 ottobre, in Essex (sud-est dell’Inghilterra) la polizia britannica aveva scoperto i cadaveri di 39 persone in un camion frigo parcheggiato in un parco industriale. I corpi appartenevano ad immigrati clandestini, 31 uomini ed otto donne. Dieci delle vittime erano adolescenti, tra cui due ragazzi di 15 anni; 30 provenivano dalle province rurali di Nghệ An e Hà Tĩnh. Le autorità vietnamite riferiscono che tra le 16 bare rimpatriate oggi ve ne sono alcune dirette verso quella di Quảng Bình. Gli altri sono attesi in Vietnam nei prossimi giorni, anche se i funzionari non hanno annunciato una data specifica.

In vista del rimpatrio delle salme, le famiglie delle vittime hanno sospeso il lutto per settimane. Molte hanno stipulato ingenti prestiti col governo per coprire i costi del trasferimento: ora sono ancora più indebitate. Hanoi ha dato alle famiglie due opzioni: pagare 1,774 dollari Usa per le ceneri; o 2,858 dollari per i corpi. Ma la cremazione è rara nelle campagne del Vietnam centrale, dove vivono molti cattolici. Diverse famiglie affermano di essersi già profondamente indebitate per pagare il rischioso viaggio all'estero dei loro figli ed ora non sanno come rimborsare i prestiti. Organizzazioni vietnamite stanno raccogliendo fondi per sostenerle: al momento, hanno superato quota 110mila dollari.

Secondo le ricostruzioni fornite dai parenti, molte delle 39 persone morte hanno pagato migliaia di dollari ad intermediari con l’assicurazione che il camion era l'opzione più sicura per emigrare – definita come la “rotta VIP”. Le indagini proseguono sia nel Regno Unito che in Vietnam. Due giorni fa, l'autista del camion, il 25enne nordirlandese Maurice Robinson, si è dichiarato colpevole del reato di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. L’imputato ha anche ammesso di aver acquisito denaro proveniente da un’attività criminale, ma ha sostenuto la propria innocenza nelle altre 41 accuse mosse contro di lui. Gli inquirenti britannici hanno arrestato diverse persone; in Vietnam, quelle finite in carcere sono 10, sebbene nessuna sia stata ancora formalmente accusata.

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