11/02/2016, 13.05
PAKISTAN
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Lahore, donne islamiche e cattolici contro la festa di San Valentino: Distrugge la famiglia

di Kamran Chaudhry

L’ala femminile del Jamat-e-Islami, partito conservatore, ha manifestato in strada a fianco delle bancherelle che vendono gli accessori per la festa: “La cultura occidentale e il consumismo corrompono i nostri figli”. Il giorno di San Valentino i cattolici di Lahore faranno visita ai disabili: “La storia di San Valentino non è quella che propinano le pubblicità”.

Lahore (AsiaNews) – Si tratta “di difendere le nostre case. I secolaristi e i liberali condannano i leader religiosi per le loro credenze antiquate, ma poi non tollerano che le loro figlie e sorelle escano con uomini. Dobbiamo salvare la nostra generazione e propagare la cultura dell’onore e del rispetto”. È la denuncia di Samia Raheel Qazi, presidente dell’ala femminile del Jamat-e-Islami (Jl, partito conservatore islamico), durante una protesta organizzata davanti al Press Club di Lahore. Le donne, al grido di “I nostri valori, i nostri beni”, hanno distribuito volantini ed esposto striscioni contro la cultura “occidentale” e consumistica che permea il giorno di San Valentino. I cattolici, pur non partecipando alle manifestazioni, sostengono con i musulmani i valori familiari.

Le manifestanti hanno anche regalato ai passanti libri sullo stile di vita islamico, il matrimonio, la protezione della famiglia, il sistema di valori e la dignità dei genitori. Lo snodo stradale dove è avvenuta la manifestazione era già colmo dei venditori di fiori, palloncini, orsacchiotti e altri accessori per la festa del 14 febbraio. Il movimento manderà anche lettere di protesta a quelle compagnie che pubblicheranno pubblicità immorali su quotidiani e riviste.

Il Jl vede nella festa di San Valentino l’inserirsi di una cultura diversa e immorale, che rischia di minare alla base i valori fondanti della società islamica. L’ala femminile del partito ha annunciato altre proteste davanti a librerie, saloni di bellezza e negozi. “L’uso di internet e dei media – afferma Samia Raheel Qazi – sta ferendo la nostra cultura. I nostri giovani vengono avvelenati dall’immoralità e il loro cambiamento di atteggiamento sta distruggendo il sistema familiare. Credo che le Chiese cristiane invece giochino un ruolo positivo nella creazione di una società sana, appellandosi a tutti i non musulmani per promuovere un giusto codice di condotta”.

Da parte sua, la parrocchia del Sacro Cuore di Lahore ha organizzato per San Valentino la visita alla “Casa dell’amore”, struttura gestita dalle Missionarie della carità che ospita disabili sia fisici che mentali. Fratello Yousaf Yaqoob afferma: “Noi vogliamo promuovere l’amore; forse il Jl dovrebbe leggere di più sulla storia di San Valentino, che si può trovare su internet. Però noi concordiamo con loro sul fatto che il giorno di San Valentino debba essere festeggiato con la famiglia”.

San Valentino è stato un vescovo romano del terzo secolo, che celebrava matrimoni per i soldati durante l’impero di Claudio II. Per la sua fede e le sue azioni è stato condannato a morte e decapitato il 14 febbraio.

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