Kuala Lumpur, il governo abolisce la pena di morte obbligatoria per droga
Con l’emendamento al Dangerous Drugs Act del 1952, i giudici potranno scegliere la condanna. Un totale di 651 malaysiani sono stati condannati a morte dal 1992, la maggior parte di loro per i reati di droga. La Malaysia al decimo posto tra i 23 paesi che hanno applicato la pena capitale l'anno scorso. Resta la pena di morte obbligatoria per reati come l’omicidio e le attività terroristiche.
Kuala Lumpur (AsiaNews/Agenzie) - Il governo della Malaysia ha approvato all'unanimità l’eliminazione dal codice penale della pena di morte obbligatoria per i trafficanti di droga. A riferirlo è un ministro, ma la decisione deve ancora essere approvata dal parlamento.
Durante un’interrogazione parlamentare, Datuk Azalina Othman Said, ministro nel dipartimento del premier malaysiano, ha dichiarato ieri che il gabinetto ha deciso di modificare la legge esistente. Con l’emendamento al Dangerous Drugs Act del 1952, legge risalente all’era coloniale, i giudici potranno scegliere la condanna per gli imputati coinvolti in procedimenti penali per traffico di stupefacenti.
Azalina ha dichiarato che dal 1992 un totale di 651 malaysiani sono stati condannati a morte per impiccagione, la maggior parte di loro per i reati di droga. Nel mese di marzo, l’associazione per i diritti umani Amnesty International ha posizionato la Malaysia al decimo posto tra i 23 paesi che hanno applicato la pena capitale l'anno scorso.
Non è ancora chiaro quando la legge modificata sarà presentata al parlamento per l’approvazione definitiva e la sua entrata in vigore. Qualora venisse approvata, la Malaysia continuerà tuttavia ad applicare la pena di morte obbligatoria per reati come l’omicidio e le attività terroristiche.
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