Kathmandu, sepolture dei non indù ancora vietate dopo il si del governo
Per evitare ulteriori scontri, ieri il primo ministro Madhav Kumar Nepal ha sollecitato le autorità locali a trovare un altro luogo. Il premier ha inoltre specificato che l’area resterà ai non indù fino a nuovo ordine.
Il tempio di Pashupati è uno dei luoghi più importanti per l’induismo nepalese ed è gestito dall’Unesco insieme alla foresta di Slesmantak confinante con il complesso sacro riservato solo agli indù, che cremano i corpi e non costruiscono cimiteri. In questi anni la speculazione edilizia ha ridotto le aree per la sepoltura. Costretti a utilizzare una tomba per più corpi, cristiani, musulmani, baha’i e indigeni hanno iniziato a seppellire i morti nella foresta, unico luogo ancora libero. Ciò ha scatenato le proteste degli indù e costretto il governo locale a vietare l’utilizzo della zona. Di recente il divieto è stato tolto, ma a tutt’oggi la polizia impedisce le sepolture.
K B Rokaya, cristiani e attivista per i diritti umani afferma:“Le leggi devono essere uguali per tutte le religioni. Se il governo proibisce l’utilizzo della zona considerata luogo di interesse storico, il divieto dovrebbe valere per tutti, indù e non indù”.