Jakarta: Prabowo accetta il verdetto della Corte costituzionale, non la sconfitta
Il Tribunale ha respinto come “privo di fondamento” il ricorso contro i risultati elettorali. Il candidato sconfitto: “Delusi, ma fedeli alla Costituzione”. Nel frattempo, valuta se portare avanti la battaglia legale. Il rivale Widodo, al suo secondo mandato: “Sarò il presidente di tutti gli indonesiani”.
Jakarta (AsiaNews) – Prabowo Subianto (foto) non ammette la sconfitta elettorale neanche dopo la sentenza della Mahkamah Konstitusi (Mk). La Corte costituzionale ieri ha respinto come “privo di fondamento giuridico” il suo ricorso contro i risultati delle votazioni. Il politico si dichiara “deluso” dal responso dei nove giudici della Corte, ma dichiara che resterà “fedele alla Costituzione” e annuncia che valuterà qualsiasi opzione per portare avanti la sua battaglia legale. Il presidente Joko Widodo, al suo secondo mandato, lancia un appello per l’unità della nazione ed invita i sostenitori dei due campi politici a rispettare “il verdetto vincolante della Mk”.
Lo scorso 24 maggio il candidato sconfitto aveva intentato una causa chiedendo la squalifica di Widodo e del suo vice, Ma'ruf Amin. Prabowo sostiene che durante le elezioni si sono verificate “irregolarità e brogli sistematici” che hanno consegnato la vittoria al rivale. Nel ricorso, Prabowo sosteneva che il presidente avesse sfruttato la burocrazia, le imprese di proprietà statale e coinvolto le istituzioni nella campagna per la sua rielezione. Il candidato di conservatori ed islamisti ha anche accusato Widodo di aver usato denaro pubblico per finanziare i programmi della sua amministrazione ed influenzare il voto.
Poco dopo la lettura della sentenza dei giudici costituzionali, Prabowo ha tenuto una conferenza stampa nella residenza di South Jakarta. Al suo fianco vi era Sandiaga Uno, suo vice nella corsa alla presidenza. Prabowo ha dichiarato: “La decisione della Mk è deludente per noi ed i nostri sostenitori. Tuttavia, come concordato, siamo condizionati e restiamo fedeli al percorso indicato dalla Costituzione”. “Presto – ha aggiunto – interpelleremo i nostri consulenti legali e chiederemo loro se vi siano altre opzioni giuridiche, per far valere le ragioni nostre e degli alleati politici che ci sostengono”. Gli indonesiani hanno reagito con freddezza a tali dichiarazioni, che secondo l’editorialista Rudi S. Kamri “rispecchiano solo la brama di potere di Prabowo”.
Nelle stesse ore, Widodo si apprestava a partire insieme al suo vice Ma’aruf Amin alla volta di Osaka (Giappone), per il vertice del G20. Il presidente ha incontrato i cronisti nell’aeroporto Halim Perdanakusuma, ad East Jakarta. “Credo – ha dichiarato Widodo – nella magnanimità e nell'abilità di governo dei miei cari amici Prabowo Subianto e Sandiaga Uno. Entrambi hanno la stessa ambizione di un’Indonesia migliore, più avanzata, giusta e prospera”. Il presidente ha promesso che lui e Ma’aruf saranno in grado di rappresentare “tutti gli indonesiani, nessuno escluso”. “Non ci sono più i candidati 01 e 02 – ha concluso –, ma solo l'unità dell'Indonesia”.