Jakarta sequestra libro scolastico che esalta il radicalismo islamico
Jakarta (AsiaNews/Agenzie) – Copie di un libro di testo islamico, distribuito alla “classe XI” (la penultima della scuola secondaria indonesiana, con alunni dai 16 ai 17 anni) di un liceo di Jombang, zona est di Java, sono state ritirate per ordine del governo. L’allarme è scattato non appena ci si è accorti che i libri contenevano materiale riconducibile al radicalismo islamico.
Anies Rasyid Baswedan, ministro dell’Educazione e della cultura indonesiano, ha dato l’ordine di ritiro e ha dichiarato di voler investigare sul caso. La pronta risposta del governo ha evitato la distribuzione del libro in tutti gli istituti del Paese.
Le copie ritirate contenevano nozioni riconducibili alla corrente di pensiero radicale wahabita [i dettami che regolano la società in Arabia Saudita, ndr]. Ad esempio, a pagina 78, il testo ritirato afferma: “le persone che adorano qualunque cosa che non sia Allah sono degli infedeli ed è permesso ucciderli”.
Il libro è stato condannato anche da esponenti indonesiani dell’Islam moderato. Kamaruddin Amin, direttore generale dell’educazione islamica presso il ministero, si è detto inquietato dalla notizia: “Immaginate soltanto se il libro fosse stato distribuito in tutta l’Indonesia e letto da 57 milioni di bambini”. Secondo Kamaruddin, gli autori del libro (la cui identità non è stata ancora rivelata) non comprendono l’identità democratica che l’Indonesia ha assunto negli ultimi decenni: “Gli autori devo comprendere la diversità dell’Indonesia”.
Anche Salahudin Wahid, leader religioso islamico, ha condannato le dottrine wahabite contenute nei libri di testo, accusandole di essere contrarie ai veri valori dell’Islam: “Uccidere la gente non è permesso”, ha detto.
Secondo il ministro Baswedan, l’inserimento di materiale estremista nei libri di testo è avvenuto a causa della fretta con cui sono stati preparati: “La qualità dei libri è stata compromessa. Ciò non accadrà più”, ha dichiarato.
La lotta all’estremismo islamico è una delle sfide più impegnative che il governo di Jakarta si trova ad affrontare. Mentre, da un lato, si assiste all’esodo di piccoli gruppi di persone desiderose di unirsi allo Stato islamico, dall’altro le milizie dei gruppi estremisti tengono impegnate di continuo le truppe governative sul suolo nazionale.
Per far fronte alla minaccia di infiltrazioni estremiste nei media e nella comunicazione, Rudiantara, Ministro della comunicazione e dell’informazione, ha deciso di formare un team che si occupi di contrastare la diffusione di siti internet contenenti materiale inneggiante al radicalismo islamico. Del team faranno parte anche esponenti religiosi islamici, alcuni appartenenti del Consiglio degli ulema.
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