18/06/2024, 13.41
INDONESIA
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Jakarta punta sulla diaspora per rafforzare la crescita economica

di Steve Suwannarat

Un piano governativo punta a far rientrare i nove milioni di migranti all’estero che conservano la cittadinanza indonesiana. L’interesse primario è per individui con un alto livello di studi e professionalità. Allo studio incentivi e concessioni, oltre alla possibilità di mantenere la cittadinanza straniera. La questione irrisolta della Citizenship Law e la sicurezza interna. 

Jakarta (AsiaNews) - Sta prendendo corpo in Indonesia il piano governativo per incentivare il rientro di membri della consistente diaspora che conta nove milioni di individui che conservano la cittadinanza indonesiana all’estero, ma ve ne sono molti altri che l’hanno lasciata per una straniera.

Obiettivo è convincerli a contribuire allo sviluppo dell’arcipelago con i loro capitali e le loro conoscenze, oltre che esperienza delle realtà estere. L’emigrazione per lavoro o ricongiunzione familiare, che per molti diventa permanente, incide infatti pesantemente sulle prospettivi di crescita del Paese, in particolare per quanto riguarda individui con un alto livello di studi e professionalità. Com’è, ad esempio, per il migliaio di giovani indonesiani che ogni anno ottengono la cittadinanza singaporeana.

Di incentivo saranno la concessione a chi decidesse di rientrare, degli stessi benefici garantiti alla popolazione locale, se si escludono i diritti politici, e incentivi economici oltre alla possibilità di mantenere la cittadinanza straniera.

Il tentativo delle autorità, per quanto doveroso nella prospettiva di una nazione che si propone come partner di peso ma anche come rivale di Paesi già affermati in ambito regionale e mondiale per l’aspetto produttivo e commerciale, potrebbe andare incontro a difficoltà importanti. Sul piano delle potenzialità ma anche delle difficoltà, l’esempio primo con cui confrontarsi è quello indiano, modello che lo stesso ministro per la Legge e i diritti umani, Yasonna Laoly, ha segnalato come modello a cui ispirarsi.

Il programma Overseas Citizenship of India consente a chi sia originario dell’India e ai loro coniugi di acquisire permanentemente la cittadinanza indiana e di potere vivere e lavorare in India senza limitazioni temporali, ma non di acquisire i diritti politici, accedere a impieghi pubblici e usufruire di sussidi governativi. Sul piano fiscale per quanto guadagnato in India, i rientranti sono equiparati agli altri cittadini e pagano per i servizi che utilizzano allo stesso modo degli stranieri.

In Indonesia, l’iniziativa fortemente sostenuta dal presidente uscente Joko Widodo e già definita nelle linee principali da incontri operativi potrebbe diventare effettiva entro luglio. Prevede la cooperazione del ministero per gli Affari politici, legali e della sicurezza ed è stata elaborata in modo da aggirare i “paletti” posti dalla Legge sulla cittadinanza (Citizenship Law), il cui emendamento per consentire la possibilità di doppia cittadinanza a tutti gli indonesiani avrebbe avuto tempi più lunghi e maggiori difficoltà. Modifiche a questa legge sono allo studio dal 2016, ma il veto da parte dell’opposizione parlamentare, basato anche sul timore che si aprissero brecce nella sicurezza nazionale, ha finora impedito ogni progresso.

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