08/10/2012, 00.00
INDONESIA
Invia ad un amico

Jakarta, Abu Bakar Baasyir trasferito nella “Guantanamo indonesiana”

di Mathias Hariyadi
Il leader islamico rinchiuso in un carcere di massima sicurezza, situato in un’isola remota nello Java centrale. Dalla cella nel quartier generale della polizia nella capitale avrebbe continuato l’opera di propaganda estremista. Da qui la decisione di trasferirlo. In futuro maggiori restrizioni alle visite.

Jakarta (AsiaNews) - Il leader islamico Abu Bakar Baasyir, condannato con sentenza definitiva a 15 anni di prigione per reati legati al terrorismo, sconterà la sua pena nella prigione di LP Nusakambangan, isoletta remota al largo del distretto di Cilacap, provincia dello Java centrale. Il carcere di massima sicurezza è meglio noto con il soprannome di "Guantanamo indonesiana", con una fama decennale di luogo di reclusione per criminali di primo piano e "prigionieri politici" sin dai tempi della dittatura del generale Suharto (1966 - 1998). Fuggire da questo isolotto è pressoché impossibile, a causa delle onde e dei forti venti che soffiano sull'oceano Indiano.

Il carcere di Nusakambangan è stato teatro, in passato, dell'esecuzione di tre terroristi indonesiani di primo piano: si tratta di Amrozi, Imam Samudra e Ali Gufron, condannati alla pena capitale quali autori della strage di Bali dell'ottobre 2002, in cui sono morte oltre 200 persone, in maggioranza stranieri in vacanza sull'isola famosa nel mondo per il turismo.

Le autorità hanno deciso nella notte del 5 ottobre il trasferimento di Abu Bakar Baasyir alla "Guantanamo indonesiana", dove è giunto la mattina del giorno successivo tra imponenti misure di sicurezza. Di recente il capo della squadra nazionale anti-terrorismo gen. Ansyaad Mbai ha lanciato l'allarme: dalla cella nel quartier generale della polizia, a Jakarta, dove è stato sinora rinchiuso, egli ha continuato a ricevere affiliati al suo gruppo e dirigere le fila della lotta estremista. Per questo, spiegano gli esperti, si sono rese necessarie misure detentive più strette e la reclusione in una prigione di massima sicurezza, dove persino le visite saranno più controllate e contingentate.

Nel febbraio scorso la Corte suprema indonesiana ha inflitto 15 anni di prigione ad Abu Bakar Baasyr, giudicandolo colpevole di aver finanziato l'allenamento paramilitare clandestino di un gruppo di terroristi nella provincia di Aceh. E questo a dispetto delle proteste dello stesso leader religioso radicale, e dei suoi seguaci, che accusano Washington di aver esercitato forti interferenze nel suo caso. I giudici hanno di fatto annullato la decisione del Tribunale distrettuale di Jakarta, che aveva ridotto in modo significativo la sentenza di primo grado, emessa nel giugno 2011, da 15 a nove anni di prigione (AsiaNews 24/02/2012 Associazione islamica di Abu Bakar Baasyir dichiarata "gruppo terroristico). 

Baasyr è un leader islamico di primo piano, fondatore e capo della Jamaah Anshorut Tauhid (Jat); qualche giorno prima della sentenza della Cassazione è stato indicato dal Dipartimento di Stato americano come leader di un gruppo "terroristico" e di conseguenza messo al bando "da ogni transazione finanziaria" con soggetti Usa. Prima di creare la Jat, Baasyr ha fondato il suo primo movimento musulmano radicale chiamato Majelis Mujahidin Indonesia (Mmi) o Indonesian Mujahedeen Council. In seguito ha deciso di abbandonare il Mmi a causa di forti differenze di opinione con altri membri in tema di questioni legali e sulla formazione dello Stato islamico di Indonesia.

 

 

TAGs
Invia ad un amico
Visualizza per la stampa
CLOSE X
Vedi anche
Ghazali, da terrorista a maestro dell’islam moderato: Salviamo i bambini dall’estremismo
15/09/2016 11:30
Critiche dall’Australia alla libertà per Abu Bakar Baasyir. Indonesiani divisi
22/01/2019 12:25
Libero per ‘ragioni umanitarie’ Abu Bakar Baasyir, mente degli attentati di Bali
19/01/2019 08:00
Jakarta, confermata la condanna per Abu Bakar Bashir: finanziava i jihadisti
05/08/2016 08:45
Indonesia, Abu Bakar Bashir non avrà riduzione di pena
03/11/2005


Iscriviti alle newsletter

Iscriviti alle newsletter di Asia News o modifica le tue preferenze

ISCRIVITI ORA
“L’Asia: ecco il nostro comune compito per il terzo millennio!” - Giovanni Paolo II, da “Alzatevi, andiamo”